venerdì, Novembre 14, 2025
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La protesi di ginocchio? Oggi è personalizzata. Parla il Dott. Nicola Ursino, Chirurgo Ortopedico

Ritrovare la funzionalità grazie ad un impianto su misura, pensato per rispondere alle esigenze anatomiche (e non solo) di ogni specifico paziente.

La protesi di ginocchio rappresenta l’unica terapia possibile in caso di degenerazione avanzata dell’articolazione. Il ginocchio è l’articolazione più grande del corpo umano, nonché una delle più complesse e proprio dalla complessità dell’anatomia del ginocchio è nata nel tempo la necessità di una protesi personalizzata per ripristinare la funzionalità e la mobilità naturali. “Questo tipo di intervento si basa sull’idea che ogni ginocchio è unico, con variazioni nelle forme ossee che dipendono da fattori come statura, sesso, attività fisica e origine etnica”, spiega il Dott. Nicola Ursino, Chirurgo ortopedico specializzato nel trattamento di anca e ginocchio e responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Articolare Sostitutiva e Chirurgia Ortopedica C.A.S.C.O. presso l’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. Una protesi costruita ad hoc per quello specifico paziente rappresenta una preziosa opportunità per rimettersi in piedi nel migliore dei modi.

Cosa significa protesi “personalizzata”?

“La protesi personalizzata è progettata per adattarsi alle specifiche anatomiche di ogni individuo, consentendo un resurfacing accurato delle superfici ossee resecate. Essa mira a riprodurre l’allineamento e la struttura del ginocchio pre-artrosico, incluso l’allineamento dell’arto inferiore e il ripristino dell’interlinea articolare. Nella progettazione di questa protesi, si evitano sporgenze protesiche che potrebbero causare conflitti con i tessuti molli e limitare la flessione, si cerca di massimizzare i punti di appoggio tibiale sull’osso corticale, senza compromessi riguardo le taglie e le dimensioni antero-posteriori e medio-laterali. In sintesi, l’obiettivo della protesi personalizzata è quello di fornire una soluzione che rispetti le caratteristiche anatomiche individuali, consentendo una migliore funzionalità e mobilità del ginocchio dopo l’intervento chirurgico”.

Come si ottiene?

Si tratta di un processo delicato che prevede diverse fasi:

Modello in 3D – La prima fase coinvolge l’ottenimento di immagini dettagliate del ginocchio del paziente tramite una tomografia computerizzata (TC). Queste immagini vengono quindi utilizzate per creare un modello tridimensionale del ginocchio, consentendo ai chirurghi di visualizzare in dettaglio l’anatomia e pianificare l’intervento in modo preciso.

Progettazione personalizzata – Utilizzando il modello tridimensionale, viene progettata una protesi individualizzata che si adatta perfettamente alla geometria unica del ginocchio del paziente.

Produzione della protesi – Una volta completata la progettazione, la protesi personalizzata viene fabbricata utilizzando tecnologie avanzate come la stampa 3D. Questo processo consente di creare un impianto su misura che corrisponde esattamente alle specifiche anatomiche del paziente.

Fornitura degli strumenti chirurgici – Gli strumenti chirurgici necessari per l’impianto della protesi sono anch’essi individualizzati e monouso. Questi strumenti sono progettati per adattarsi perfettamente alla geometria della protesi e facilitare l’intervento chirurgico.

Riduzione del materiale necessario – Poiché sia la protesi che gli strumenti chirurgici sono personalizzati, il materiale necessario per l’intervento chirurgico è ridotto all’essenziale. Questo aiuta a ottimizzare l’efficienza dell’intervento e a ridurre il rischio di complicazioni legate alla chirurgia.

In quali casi è indicata?

L’indicazione principale alla protesi di ginocchio è l’artrosi severa sintomatica, ovvero un severo consumo delle cartilagini che rivestono il ginocchio che causa dolore e difficoltà al movimento e alla deambulazione. Ulteriori indicazioni alla protesi di ginocchio sono le artriti infiammatorie che causano un danno articolare severo come ad esempio l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica e la necrosi avascolare.

Questo tipo di approccio ha un target di pazienti più indicato o può valere per tutti?

È indicato per tutti i pazienti che hanno necessità di sottoporsi a una protesi di ginocchio, soprattutto pazienti giovani e sportivi con alte richieste funzionali e aspettative post operatorie.

Quali risultati aspettarsi dall’impianto di una protesi di ginocchio personalizzata?

Risoluzione del dolore, allineamento del ginocchio nativo prima del consumo artrosico, recupero della forza muscolare quadricipitale e dell’articolarità con conseguente possibilità di ritorno all’attività sportiva.

Quali i vantaggi rispetto all’impianto di protesi tradizionali?

Il paziente otterrà un impianto su misura come se fosse un elegante e preciso vestito di sartoria che veste perfettamente. L’impianto di una protesi personalizzata e anatomica riduce il tempo di recupero e il dolore post operatorio, rende più veloce la ripresa della funzione dell’articolazione e migliora la qualità di vita del paziente

La protesi personalizzata dura per sempre?

Le protesi attualmente impiantate offrono una maggiore durata rispetto a quelle realizzate in passato, grazie ai miglioramenti nei sistemi di ancoraggio all’osso e ai materiali utilizzati. Nel caso delle protesi personalizzate il ripristino di un allineamento nativo comporta minime sollecitazioni dell’impianto protesico, diminuendone così il consumo.

Alcuni suggerimenti per massimizzare la durata della protesi:

  1. Mantenere un peso forma – Il mantenimento di un peso corporeo sano riduce lo stress sull’impianto e sui tessuti circostanti, contribuendo a prevenire il logorio prematuro.
  2. Rimanere attivi e in buona salute – Un’attività fisica regolare e una dieta equilibrata favoriscono la salute generale e la funzionalità muscolare, riducendo il rischio di complicazioni legate alla protesi.
  3. Sottoporsi a check-up regolari – Sottoporsi a controlli periodici con il chirurgo ortopedico aiuta a monitorare lo stato dell’impianto e a intervenire precocemente in caso di eventuali problemi o complicanze.

Seguendo queste semplici regole e ascoltando le indicazioni del proprio chirurgo ortopedico, è possibile massimizzare la durata della protesi e godere di una maggiore qualità di vita nel tempo.

 

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