lunedì, Novembre 10, 2025
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La ricerca: vent’anni in più di vita, ma aumentano le disuguaglianze sanitarie

In aumento anche i decessi tra i giovani

L’umanità non è mai stata così longeva, ma la salute globale è sempre più disuguale. È questo ciò che emerge dal Global Burden of Disease 2023 (GBD), il più vasto studio mai condotto sull’argomento, pubblicato su The Lancet e presentato al World Health Summit di Berlino. Realizzato dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington, il rapporto analizza oltre 375 malattie e 88 fattori di rischio in 204 Paesi.

L’aspettativa di vita cresce, ma non per tutti

Dal 1950 ad oggi, l’aspettativa di vita è aumentata di oltre 20 anni, raggiungendo i 76.3 anni per le donne e i 71.5 per gli uomini. In alcune aree ricche, come l’Europa Occidentale e il Giappone, si arriva anche a superare gli 83 anni. Invece, nei Paesi più poveri come l’Africa subsahariana, la media non supera i 62 anni.

Il tasso di mortalità globale è diminuito del 67% in 70 anni, un segno tangibile del progresso sanitario generale. Tuttavia, il rapporto mostra anche un fenomeno allarmante: negli ultimi dieci anni sono aumentati i decessi tra i giovani (20-39 anni) in Nord America e America Latina, soprattutto per suicidio, overdose e abuso di alcool. Crescono anche le morti tra gli adolescenti (5-19 anni) in Europa orientale e nei Caraibi.

Le nuove sfide della salute globale

Secondo il direttore dell’IHME Cristopher Murray, il mondo sta affrontando una nuova fase caratterizzata da invecchiamento della popolazione e mutamento dei rischi. Le malattie non trasmissibili (NCD) come cardiopatite, ictus e diabete, causano ormai i due terzi dei decessi globali. Dopo il picco del 2020, il Covid-19 è sceso al ventesimo posto tra le cause di morte nel 2023. Mentre occupano le prime posizioni la cardiopatia ischemica, l’ictus e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Dal 1990 in poi sono aumentati in modo costante i tassi di mortalità legati a diabete e malattie renali croniche, soprattutto nei Paesi a medio e basso reddito. Il professor Gianni Rezza (Università Vita-Salute San Raffaele) sottolinea come le “malattie della povertà” (infezioni e cause materno-neonatali) stiano lasciando spazio a patologie croniche, spesso legate ai comportamenti e agli stili di vita.

Giovani donne e bambini: due facce della stessa crisi

In Africa subsahariana le giovani donne (15-29 anni) registrano un tasso di mortalità del 61% superiore alle stime precedenti, dovuto a mortalità materna, incidenti stradali e meningite. Al contrario, la mortalità infantile sotto i cinque anni è calata ovunque: in Asia orientale è diminuita del 68% dal 2011, grazie a migliori condizioni sanitarie, vaccinazioni e alimentazione.

Disuguaglianze profonde

Nel 2023 l’età media di morte nel mondo presenta enormi differenze. Si passa dagli 80.5 anni delle donne nei Paesi ricchi ai 34.8 per gli uomini in alcune zone dell’Africa subsahariana. Anche all’interno delle società più sviluppate, le fasce sociali più povere presentano maggiori rischi legati a obesità, ipertensione e disturbi mentali.

Quasi la metà dei decessi è evitabile

Lo studio stima che il 50% delle morti e disabilità sia prevenibile, agendo su 88 fattori di rischio. I principali sono: pressione alta, inquinamento atmosferico, fumo, glicemia elevata, obesità, colesterolo alto ed esposizione al piombo. Quest’ultimo, nonostante sia stato bandito dai carburanti, resta presente in acqua, vernici e spezie.

Tra il 2010 e il 2023, i problemi legati a indice di massa corporeo alto e ad uso di droghe sono cresciuti rispettivamente dell’11% e del 9%. L’inquinamento atmosferico è oggi il secondo fattore di rischio globale, con picchi in Asia meridionale e Medio Oriente. Le alte temperature aggravano inoltre la situazione in regioni vulnerabili come il Sahel, dove la crisi climatica amplifica fame e migrazioni.

Un altro dato preoccupante è l’aumento dei disturbi d’ansia. Abusi sessuali, violenze domestiche e instabilità economica sono tra i fattori più strettamente collegati a questi problemi.

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