venerdì, Novembre 7, 2025
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Cardiochirurgia del futuro: tre valvole sostituite in soli tre centimetri al Monzino

Un intervento straordinario è stato eseguito al Centro Cardiologico Monzino IRCCS dal team guidato dal dott. Emad Al Jaber, Direttore dell’Unità di Cardiochirurgia Mininvasiva ed Endoscopica. Per la prima volta nella storia del centro, è stato portato a termine un intervento simultaneo su tutte e tre le valvole cardiache attraverso una microincisione di appena tre centimetri: sostituite la valvola aortica e la valvola mitrale, e riparata la valvola tricuspide.

Le parole del Dottore che ha guidato l’operazione

“Abbiamo superato un nuovo traguardo nella cardiochirurgia endoscopica. Il Monzino è tra i pochi centri al mondo a utilizzare un approccio mininvasivo di questo livello per trattare le patologie valvolari, ma la vera innovazione è la possibilità di intervenire contemporaneamente su tre valvole, impiantando due protesi e riparando la terza. È un risultato eccezionale, che conferma come l’endoscopia rappresenti non solo il futuro, ma ormai anche il presente della cardiochirurgia. Soprattutto, siamo felici di aver salvato la vita della nostra paziente, che presto potrà tornare a casa con una semplice cicatrice al torace, senza aver dovuto subire un intervento a torace aperto”, ha dichiarato il dott. Al Jaber.

La paziente che si è sottoposta all’intervento cardiochirurgico

La paziente, una donna di 75 anni, non avrebbe potuto affrontare un intervento tradizionale a causa di gravi patologie concomitanti, rendendo la procedura mininvasiva l’unica alternativa possibile.

Il Monzino si conferma un punto di riferimento nazionale e internazionale nella chirurgia cardiovascolare mininvasiva, grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate. Il dott. Al Jaber, in particolare, è considerato uno dei massimi esperti mondiali nella chirurgia endoscopica delle valvole mitrale, aortica e tricuspide, con centinaia di interventi eseguiti ogni anno sia in Italia sia all’estero.

L’endoscopia cardiaca è una tecnica nata negli anni ’90 con l’obiettivo di ridurre l’impatto degli interventi al cuore. Negli ultimi decenni ha conosciuto una grande evoluzione, grazie all’arrivo di telecamere ad alta definizione e strumenti chirurgici sempre più miniaturizzati, che ne hanno aumentato sicurezza e precisione.

Principio semplice, ma tecnica rivoluzionaria

La procedura si basa su un principio semplice ma rivoluzionario: limitare al minimo l’apertura del torace, praticando un piccolo taglio di circa tre centimetri. Attraverso l’ausilio di una telecamera e di strumenti endoscopici, il chirurgo opera a cuore aperto visualizzando il campo operatorio su uno schermo ad altissima definizione, che consente una visione dettagliata e manovre estremamente precise.

Questa tecnica, oggi adottata solo in pochi centri specializzati nel mondo, garantisce gli stessi risultati clinici della cardiochirurgia tradizionale ma con numerosi vantaggi per il paziente: meno dolore, minori rischi di infezioni, tempi di ricovero ridotti, recupero più rapido e un impatto estetico minimo grazie alla piccola cicatrice. Tutti elementi che favoriscono anche un miglior benessere psicologico post-operatorio.

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