giovedì, Marzo 20, 2025
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La situazione del sistema sanitario in Liguria – Intervista al Prof. Alessandro Bonsignore, Presidente Ordine dei Medici di Genova

Il Presidente OMCeO Genova fa il punto sulla sanità ligure a margine dell’evento “Con le mani tra i capelli…”

Qual è lo stato di salute del sistema sanitario in Liguria, tra pubblico e privato? E cosa possono fare i singoli medici per migliorare l’efficienza complessiva? Questi sono interrogativi centrali per cittadini e operatori del settore.

A rispondere è il Professor Alessandro Bonsignore, Presidente dell’Ordine dei Medici di Genova e recentemente nominato nella squadra di cinque esperti dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza in sanità del Ministero della Salute, che nel corso di un’intervista a margine dell’evento dedicato alla dermatologia “Con le mani tra i capelli…”, ha tracciato un quadro chiaro della situazione attuale, evidenziando i punti di forza del sistema ligure, ma anche le sfide ancora aperte. Le riflessioni del Prof. Bonsignore si inseriscono perfettamente nel contesto del congresso, che non è stato solo un momento di aggiornamento tecnico-scientifico, ma anche un’occasione per riflettere sulle sfide strutturali e gestionali della sanità.

La sicurezza sanitaria: un pilastro fondamentale

Per quanto riguarda la sicurezza, il Presidente OMCeOGE rassicura: “Sicuramente in Liguria siamo in una posizione buona a livello nazionale. Sia il Sistema Sanitario Nazionale, quindi la parte pubblica, sia la parte privata erogano prestazioni decisamente sicure.” Tuttavia, l’impegno non si ferma qui. L’Ordine dei Medici sta promuovendo iniziative di monitoraggio per garantire ai cittadini cure sicure e di qualità, cercando al contempo di ridurre i rischi per i pazienti e limitare i contenziosi derivanti da eventuali prestazioni inadeguate.

Il ruolo dei medici nell’efficientamento del sistema

Alla domanda su come i medici possano contribuire all’efficientamento del sistema sanitario, il Presidente sottolinea: “I singoli medici possono fare moltissimo, ma è essenziale che vengano messi nelle condizioni di lavorare al meglio”. È proprio qui che entra in gioco l’importanza di riforme strutturali, volte a migliorare le condizioni operative sia nel pubblico che nel privato.
“Questa è una delle attività che stiamo portando avanti come Ordine, sia a livello regionale che a livello nazionale, perché la sanità necessita di riforme strutturali. Non è un caso che ci sia tendenzialmente una ‘fuga’ dal pubblico per andare verso il privato, dove il medico viene messo nelle condizioni di fare di più e di fare meglio. Di certo quello che non dobbiamo consentire più è che prestazioni magari non controllate o di bassa qualità – come possono essere quelle ad esempio dei gettonisti o quelle che vengono pretese essere eseguite in tempi estremamente concentrati nel tempo – vengano perpetrate”.

Il miglioramento della sanità ligure, e più in generale del sistema sanitario nazionale, passa attraverso interventi che offrano agli operatori sanitari risorse adeguate e tempi congrui per operare al meglio. “Dobbiamo garantire che ogni medico possa dare il meglio di sé,” conclude il Presidente dell’Ordine.

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