La miopia è sempre più diffusa, ma il 45,8% dei pazienti rinuncia agli occhiali e oltre un terzo salta le visite: la salute visiva è anche una questione sociale ed economica
Oggi un italiano su quattro soffre di miopia, una condizione che incide in modo significativo sulla qualità della vita. Ma il dato più preoccupante riguarda il futuro: secondo le stime, entro il 2050 una persona su due potrebbe essere miope. Un trend in crescita che non può essere ignorato, perché riguarda milioni di individui e ha risvolti che vanno ben oltre il semplice utilizzo di un paio di occhiali.
A lanciare l’allarme è il primo report dell’Osservatorio Vista, nato con l’obiettivo di monitorare in modo costante la salute visiva degli italiani e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. I dati parlano chiaro: il 45,8% delle persone affette da miopia rinuncia a sostituire gli occhiali anche quando necessario, mentre il 37,4% non effettua visite oculistiche regolari. In entrambi i casi, le motivazioni sono in gran parte di natura economica.
Il risultato è una crescente disuguaglianza nell’accesso alle cure per la vista, che si traduce in un disagio reale per una fascia sempre più ampia della popolazione. La miopia non è solo un disturbo da correggere con una lente: se trascurata, può evolvere in problemi più gravi e compromettere la capacità di studio, di lavoro, di relazione. In una parola, la qualità della vita.
Tra le principali cause dell’aumento della miopia viene indicato il cambiamento delle abitudini di vita, soprattutto tra i più giovani. Un tempo i bambini trascorrevano molto più tempo all’aria aperta, esposti alla luce naturale e impegnati in attività che stimolavano la visione a lungo raggio. Oggi, invece, gran parte della giornata si svolge al chiuso, spesso davanti a schermi digitali. Questo cambiamento ha un impatto diretto sulla salute visiva e può contribuire allo sviluppo precoce e all’aggravarsi della miopia.
Di fronte a questa situazione, l’Osservatorio Vista si propone come uno strumento concreto per analizzare e affrontare il fenomeno. L’iniziativa, promossa da una fondazione impegnata nella lotta alla fragilità visiva, si avvale del supporto di enti di ricerca e di una rete capillare di associazioni attive sul territorio.
Nel corso del 2024, sono stati ottenuti risultati significativi grazie alla collaborazione con oltre 240 realtà locali. La rete solidale ha permesso di realizzare 275 giornate dedicate alla prevenzione – tra Giornate della Vista, Campus Visivo e iniziative nelle periferie – durante le quali sono state prese in carico in media 52 persone al giorno. Complessivamente, sono stati donati più di 19.000 occhiali, effettuate oltre 9.000 visite oculistiche e individuate più di 2.000 patologie oculari.
Questi numeri dimostrano quanto sia importante garantire l’accesso alle cure visive, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. La vista è un diritto fondamentale, ma non sempre è tutelato come tale. In un contesto in cui le difficoltà economiche si intrecciano con l’aumento dei disturbi visivi, è essenziale investire nella prevenzione, informare e agire sul territorio.
L’Osservatorio Vista intende continuare il suo lavoro nei prossimi mesi, offrendo una fotografia aggiornata della situazione e promuovendo una cultura della prevenzione che metta al centro la persona e il suo benessere visivo. Perché la salute degli occhi è anche una questione di equità sociale, e il diritto a vedere bene dovrebbe essere garantito a tutti, senza distinzioni.