sabato, Aprile 19, 2025
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Cataratta: cos’è, chi colpisce e come si cura

La cataratta è una patologia oculare molto diffusa, soprattutto con l’avanzare dell’età, ed è una delle principali cause di riduzione della vista nel mondo.

Si tratta di un’opacizzazione progressiva del cristallino, la lente naturale dell’occhio, che impedisce alla luce di attraversarlo correttamente e di raggiungere la retina. Questo fenomeno provoca un graduale peggioramento della vista, rendendo sempre più difficile svolgere attività quotidiane come leggere, guidare o riconoscere i volti delle persone.

Ma la cataratta viene a tutti? Quali sono i primi sintomi a cui prestare attenzione? E come si cura? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa condizione e sulle soluzioni disponibili.

Cos’è la cataratta?

La cataratta si verifica quando il cristallino perde la sua naturale trasparenza. Il cristallino è una lente biconvessa situata all’interno dell’occhio, fondamentale per mettere a fuoco gli oggetti a diverse distanze. Con il passare del tempo, questa lente tende a deteriorarsi, diventando sempre più opaca e compromettendo la qualità della visione.

Le cause principali della cataratta sono legate all’invecchiamento, ma esistono anche altri fattori di rischio che possono favorirne la comparsa:

  • Fattori genetici: la predisposizione familiare può aumentare il rischio di sviluppare la cataratta precocemente.
  • Patologie sistemiche: condizioni come il diabete possono accelerarne la progressione.
  • Esposizione ai raggi UV: l’esposizione prolungata alla luce solare senza protezione può favorire l’opacizzazione del cristallino.
  • Fumo e alcool: il consumo eccessivo di queste sostanze può aumentare il rischio di sviluppare la cataratta.
  • Uso di farmaci: i corticosteroidi assunti per lungo tempo possono contribuire alla formazione della cataratta.
  • Traumi oculari: lesioni all’occhio possono provocare lo sviluppo di una cataratta traumatica.

Viene a tutti?

La cataratta è una condizione molto comune e, con l’avanzare dell’età, la maggior parte delle persone sviluppa almeno un iniziale grado di opacizzazione del cristallino. Solitamente, il disturbo compare dopo i 60-70 anni, ma esistono casi in cui può manifestarsi anche in età più giovane.

Oltre alla cataratta senile, esistono anche altre forme:

  • Cataratta congenita: presente fin dalla nascita a causa di fattori genetici o infezioni contratte dalla madre in gravidanza.
  • Cataratta secondaria: può svilupparsi come conseguenza di malattie come il diabete o per l’assunzione di determinati farmaci.
  • Cataratta traumatica: può insorgere dopo un trauma oculare.
  • Cataratta da esposizione a radiazioni: causata dall’esposizione prolungata a radiazioni ultraviolette o ionizzanti.

Quali sono i sintomi della cataratta?

I sintomi della cataratta possono variare a seconda dello stadio della malattia. Inizialmente, la persona potrebbe non accorgersi del problema, ma con il tempo la visione diventa sempre più compromessa. I segnali più comuni includono:

  • Visione offuscata o annebbiata, come se si guardasse attraverso un vetro appannato
  • Sensibilità aumentata alla luce e all’abbagliamento, soprattutto di notte
  • Difficoltà nella visione notturna
  • Percezione dei colori alterata, con una tendenza a vedere tutto più sbiadito o giallastro
  • Visione sdoppiata in un occhio
  • Necessità frequente di cambiare la prescrizione degli occhiali

Se si riscontrano uno o più di questi sintomi, è consigliabile effettuare una visita oculistica per una diagnosi accurata.

Come si cura la cataratta?

Attualmente, l’unico trattamento efficace per la cataratta è l’intervento chirurgico. Non esistono farmaci o terapie in grado di arrestarne la progressione o di ripristinare la trasparenza del cristallino.

L’operazione di cataratta è una procedura sicura, minimamente invasiva e con un alto tasso di successo. Si svolge in anestesia locale e prevede la rimozione del cristallino opacizzato, che viene sostituito con una lente intraoculare artificiale.

Come avviene l’intervento?

L’intervento di cataratta si svolge solitamente in day hospital, senza necessità di ricovero, e dura circa 15-30 minuti per occhio. Ecco i passaggi principali:

  1. Preparazione del paziente: viene somministrata un’anestesia locale sotto forma di collirio per evitare qualsiasi fastidio.
  2. Rimozione del cristallino: attraverso una piccola incisione, il chirurgo utilizza una tecnica chiamata facoemulsificazione, che frammenta e aspira il cristallino opacizzato.
  3. Inserimento della lente intraoculare (IOL): al posto del cristallino naturale, viene impiantata una lente artificiale trasparente che ripristina la visione.
  4. Chiusura dell’incisione: grazie alle moderne tecnologie, la microincisione si richiude da sola senza necessità di punti di sutura.

Il recupero post-operatorio

Dopo l’intervento, il paziente può tornare a casa lo stesso giorno, ma dovrà seguire alcune indicazioni per un recupero ottimale:

  • Evitare di strofinare o premere l’occhio operato
  • Utilizzare i colliri prescritti per prevenire infezioni e infiammazioni
  • Proteggere l’occhio dalla luce intensa con occhiali da sole
  • Evitare sforzi fisici e movimenti bruschi nei primi giorni
  • Sottoporsi ai controlli oculistici per monitorare la guarigione

La vista migliora progressivamente nelle settimane successive all’intervento e, nella maggior parte dei casi, il recupero è completo entro un mese. Molti pazienti notano un netto miglioramento della visione già dopo pochi giorni.

La cataratta è una condizione molto comune che può compromettere significativamente la qualità della vita, ma fortunatamente può essere trattata con un intervento sicuro ed efficace. Se si avvertono sintomi come vista annebbiata o difficoltà nella visione notturna, è fondamentale rivolgersi a un oculista per una valutazione approfondita. Grazie ai progressi della chirurgia oftalmica, oggi è possibile recuperare una visione chiara e nitida in tempi brevi, migliorando sensibilmente il benessere quotidiano.

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