L’epilazione è un trattamento che va eseguito prevalentemente in inverno, perché non va bene con l’esposizione al sole.
Il laser per l’epilazione ha come target la melanina del bulbo pilifero. Se la pelle è abbronzata, ci possono chiaramente essere dei disagi legati a ustioni della pelle o a macchie residue del trattamento. Esistono anche apparecchiature a luce pulsata. Esse non sono propriamente laser, perché utilizzano un range più ampio di lunghezze d’onda. Vanno bene su persone che hanno peli un po’ più sottili e chiari, però hanno una potenza minore. Richiedono più sedute e il risultato, chiaramente, non è uguale a quello del laser.
La parola all’esperta
Secondo le indicazioni della Dott.ssa Simona Grosso, Chirurgo plastico e Medico estetico dello Studio Ghiglione&Grosso, «il laser si esegue in più sedute perché il ciclo del pelo è un ciclo in più fasi». Il laser, infatti, va a colpire i peli che sono in fase di crescita. Proprio per questo, «le sedute vengono eseguite a cadenza mensile, per un numero che varia da 4 a 6 sedute a seconda della zona, del tipo di pelo e della risposta individuale».
Epilazione laser, la medicina estetica contro i peli superflui
Per quel che concerne, invece, eventuali controindicazioni, la specialista sottolinea che l’unica cosa che possa essere ritenuta tale è il fatto di avere un colorito della pelle scuro o molto scuro. In questi casi, infatti, «può trattarsi di una questione sia individuale che legata all’abbronzatura. Per questo motivo, lo specialista sceglierà o di utilizzare delle potenze molto più basse in chi ha la pelle più scura o, quantomeno in estate, di sconsigliare l’esecuzione del trattamento».