venerdì, Marzo 21, 2025
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Buona Festa della donna! Quali sono le sue vere origini?

Ogni anno, l’8 marzo, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. Oggi non è solo un momento di festa, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza dei diritti delle donne e sui progressi che sono stati fatti, così come sulle sfide ancora presenti nel raggiungimento della parità di genere.

Quali sono le origini?

La Giornata Internazionale della Donna ha radici profonde nella storia dei movimenti femminili. Fu celebrata per la prima volta il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti, su iniziativa del Partito Socialista Americano. In quegli anni, le donne stavano diventando sempre più attive nella lotta per i propri diritti, manifestando contro le cattive condizioni di lavoro e chiedendo il diritto di voto. L’anno successivo, nel 1910, durante l’VIII Congresso dell’Internazionale Socialista a Copenaghen, fu proposto di istituire ufficialmente una Giornata Internazionale della Donna, ma non fu trovato un accordo sulla data.

Negli anni successivi, la data e le celebrazioni della giornata variarono da paese a paese, finché nel 1914, per la prima volta, la festa fu celebrata un 8 marzo, probabilmente perché quell’anno cadeva di domenica. Questa data fu poi ufficialmente fissata dalle Nazioni Unite nel 1975.

Falsi miti sull’origine

Negli anni, molte leggende e storie sono state associate all’origine della Giornata Internazionale della Donna. Una delle più comuni è quella secondo cui la festa fu istituita per ricordare un incendio avvenuto il 25 marzo 1911 in una fabbrica di camicie a New York, nel quale morirono 140 persone, principalmente donne immigrate italiane e dell’Europa dell’Est. Tuttavia, questo evento non è stato la causa diretta della festa, anche se è diventato un simbolo della lotta per i diritti delle lavoratrici.

Perché la mimosa?

La mimosa, sebbene oggi possa sembrare un simbolo privo di significato per la Festa della donna, possiede in realtà una profonda importanza. Negli Anni ’50, due donne femministe dell’Udi, l’Unione donne d’Italia – Rita Montagnana, antifascista, e Teresa Mattei, comunista – la scelsero in sostituzione della costosa violetta. Questa selezione fu motivata dalla volontà di rappresentare la luminosità e l’energia delle donne, ma anche dalla sua diffusa presenza nelle campagne e dal suo ruolo simbolico durante la Resistenza, quando i partigiani la donavano alle staffette.

La festa della donna in Italia

La prima celebrazione della Giornata della donna in Italia avvenne il 12 marzo 1922. Nel settembre del 1944, a Roma, fu fondata l’UDI, Unione Donne Italiane, stabilendo l’8 marzo come data per festeggiare le donne nelle aree liberate. Tuttavia, fu negli anni Settanta che si verificò una vera e propria rivoluzione sociale grazie al movimento femminista. Un momento cruciale fu l’8 marzo 1972, quando le donne si riunirono in piazza Campo de Fiori a Roma per rivendicare una serie di diritti, con l’aborto in cima alle richieste.

Un impegno per il futuro

Negli ultimi anni, l’8 marzo ha recuperato il suo senso politico e attivista. In molti paesi del mondo, i movimenti femministi organizzano scioperi sociali e politici, non solo per rivendicare i diritti delle donne sul lavoro, ma anche per sfidare gli stereotipi di genere e combattere la violenza maschile. Anche in Italia, le mobilitazioni delle donne sono diventate sempre più sentite, con manifestazioni contro la violenza di genere e per il riconoscimento dei diritti riproduttivi.

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