lunedì, Novembre 10, 2025
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Un italiano su 5 non riceve la chiamata per gli screening: ecco i dati

Il 20% della popolazione italiana non riceve alcun invito per partecipare agli screening preventivi, lasciando una significativa porzione di cittadini fuori dal circuito di prevenzione. Di coloro che vengono contattati per gli screening, uno su tre trova difficoltà a prendere parte ai controlli; inoltre, uno su cinque è costretto a rinunciare a causa di orari non compatibili, liste d’attesa interminabili e problemi logistici legati al Servizio sanitario nazionale.

La ricerca del Barometro del Patient Engagement: percezioni e sfide per i pazienti italiani

Queste problematiche sono state evidenziate dai dati del Barometro del Patient Engagement, il primo sondaggio nazionale dedicato alla percezione del coinvolgimento degli italiani nel proprio percorso di cura. L’indagine, realizzata da Helaglobe e presentata presso la Asl Roma 1, ha coinvolto un campione di circa tremila cittadini in tutte le Regioni italiane. In questo studio, emerge come l’87% dei partecipanti non sia mai stato consultato riguardo alla qualità dei servizi di ospedali e Asl, mentre il 35% segnala difficoltà nell’accesso agli esami e alle visite.

La necessità di modelli flessibili per migliorare il coinvolgimento

Caterina Rizzo, ordinario di Igiene all’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, evidenzia l’urgenza di rivedere i modelli di erogazione degli screening: “Le difficoltà organizzative segnalate evidenziano la necessità di rivedere i modelli di erogazione degli screening, prevedendo la possibilità di organizzare appuntamenti flessibili in luoghi prossimi al domicilio o al lavoro della popolazione target.” Con questa proposta si potrebbe aumentare la partecipazione, riducendo i disagi logistici che spesso ostacolano l’accesso alla prevenzione sanitaria.

Partecipazione alle decisioni mediche: il coinvolgimento dei pazienti nella propria salute

L’indagine mette in luce anche un problema di comunicazione e coinvolgimento nelle decisioni mediche: il 22% dei pazienti non viene mai coinvolto dal medico nelle decisioni sulla propria salute, mentre un ulteriore 40% è coinvolto solo occasionalmente. Matteo Scortichini, ricercatore in Valutazione Economica e Hta presso l’Università Roma Tor Vergata, sottolinea: “Quando i pazienti sono informati e coinvolti nelle decisioni terapeutiche, il tasso di adesione alle terapie e il rispetto delle prescrizioni migliorano, riducendo ricoveri e accessi al pronto soccorso.”

Un sistema sanitario inadeguato nel coinvolgere i pazienti

In conclusione, Davide Cafiero, managing director di Helaglobe, riassume un’immagine di un sistema sanitario che, sebbene prescriva visite, esami e suggerisca screening, spesso abbandona il paziente al proprio destino. “Emerge una sanità che si preoccupa poco di coinvolgere i cittadini, di ascoltare le proposte di miglioramento. Prescrive visite ed esami, suggerisce screening, ma poi in molti casi abbandona il paziente a sé stesso, senza metterlo in condizione di seguire quelle indicazioni.”

 

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