mercoledì, Marzo 26, 2025
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Anna Falchi intervista Antonio Novellino, R&D Manager di ETT S.p.A. sulle innovazioni digitali dell’azienda – QUI Talk | Stagione 2, ep.11

ETT S.p.A., l’innovazione e sviluppo in campo sanitario

Nell’undicesima e ultima puntata della seconda stagione di Qui Talk, Anna Falchi ha incontrato Antonio Novellino, Responsabile Ricerca e Innovazione di ETT S.p.A., azienda digitale creativa specializzata in progettazione di esperienze, integrazione di conoscenze tecnologiche e scientifiche.

ETT nasce a Genova come una spin off universitaria ben 24 anni fa. Nel corso del tempo è cresciuta ed è diventata un’azienda molto importante a livello nazionale e internazionale su 3 filiere principali.
“Una è molto legata alla gestione della comunicazione e la restituzione dei contenuti culturali e digitali. Applichiamo le nuove tecnologie, quindi tecniche di realtà aumentata, VR che permettono un’interattività e un’accessibilità degli ambienti. Il secondo settore è legato proprio all’informatica, che rappresenta anche la base su cui è cresciuta l’azienda che rivolge dei servizi digitali e utilizza anche in questo caso tecniche innovative come l’intelligenza artificiale per elaborare grosse moli di dati”, racconta Novellino.

Con quali progetti ETT si sta impegnando nel settore sanitario?

ETT da diverso tempo sta lavorando a supporto della sanità digitale e delle persone, un po’ come espresso dal loro payoff “People and Technology”, trovando diverse soluzioni che permettono di digitalizzare processi, soluzioni verticali per operatori del settore o a supporto delle persone. Un esempio è l’Hand Test System, “un guanto sensorizzato che nasce con l’idea di dare uno strumento che misura le performance della mano, soprattutto i movimenti fini. – spiega Antonio Novellino – Questi, infatti, sono estremamente importanti sia nella programmazione motoria, aiutando i neurologi a capire se ci sono dei problemi o quando subentrano delle patologie neurologiche che alterano i movimenti della mano, così come sono importanti per tutte quelle che sono le patologie che poi colpiscono le articolazioni, come le artriti reumatoidi.

E per quanto riguarda le malattie neurologiche?

“Ultimamente si sta ragionando molto su quelli che sono degli strumenti complementari ai farmaci per esercitare la mente e quindi tenere attivo il cervello soprattutto in persone che hanno delle patologie neurologiche degenerative”, continua il Manager di ETT. “Abbiamo dei progetti in collaborazione con grandi Centri di Ricerca, dove si stanno sviluppando degli esercizi digitali, in cui si devono riconoscere degli oggetti, o della logica da implementare per comporre delle figure per stimolare la memoria. E questa tipologia di applicazione sta diventando una frontiera della sanità digitale perché in altri Paesi esistono già questi strumenti, ma prescrivibili, come i farmaci. L’idea infatti è proprio quella di riuscire a offrirli ad integrazione del trattamento farmacologico, ma che stimolino ulteriormente la persona e la mantengano attiva.

Il progetto Cambio Gioco contro la ludopatia

Novellino ha infine portato all’attenzione un importante progetto, Cambio Gioco, che ETT sta portando avanti con le ASL venete per studiare la ludopatia e migliorare il servizio pubblico rivolto alle persone affette da questa dipendenza. “Abbiamo utilizzato dei caschetti di realtà aumentata in cui abbiamo ricostruito delle situazioni di stress ambientale, quindi simulazione di sale giochi e casinò, per analizzare quali siano le risposte emotive e fisiologiche della persona a questi stress e capire quale sia il fattore scatenante. Ovviamente poi con i medici si sta ragionando su come canalizzare queste informazioni per migliorare poi il servizio pubblico rivolto a queste persone”.

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