sabato, Febbraio 15, 2025
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Non solo famiglia: prendersi cura della coppia fa bene anche ai figli

Per le famiglie con figli piccoli è fisiologico affrontare difficoltà di gestione ed organizzazione pratica e profondi cambiamenti emotivi e comportamentali.
È una fase del ciclo vitale familiare in cui i principali compiti di sviluppo riguardano l’inclusione degli aspetti genitoriali nella relazione di coppia; l’assunzione del ruolo genitoriale; la ristrutturazione dei confini nella relazione con le famiglie d’origine.
Ciò corrisponde a delle importanti transizioni dal punto di vista emotivo ed affettivo che richiedono un tempo di assestamento. La genitorialità e la coniugalità si influenzano profondamente e vicendevolmente: se ci sono delle tensioni di coppia si riverseranno anche sulla co-genitorialità e viceversa.
Molti genitori, affaticati da quotidianità frenetiche e ritmi lavorativi sovraccaricanti si sentono in colpa nei riguardi dei propri figli, ancora di più se si concedono un tempo per la coppia.
In realtà, è molto importante per la salute della famiglia curare gli spazi di coppia, scopriamo insieme perché.

Il confine di coppia

La coppia è la colonna portante di una famiglia ma ne è anche la dimensione più fragile.
È lo specchio della maturità emotiva dei due partner e al contempo è un terreno di crescita e cambiamento.
Delineare un confine di coppia significa non permettere invasioni da parte di terzi, come ad esempio le famiglie d’origine, non coinvolgere i figli in questioni che non lì riguardano e curare l’apertura verso la vita sociale, non isolandosi. Ciò permetterà ai bambini di sentirsi rassicurati e protetti. Essere coinvolti in questioni coniugali, infatti, comporta per i bambini grandi pesi emotivi.

La graduale separazione

Per i figli sperimentare dei momenti senza i genitori per piacere, e non solo per dovere, come quando si è a lavoro e a scuola, è fondamentale. Ad esempio sapere che i genitori sono a cena fuori o al cinema.
Fornisce un esempio di vitalità e gli permette di sperimentare una sana e graduale separazione dai genitori.
I bambini vivono un fisiologico sentimento di onnipotenza per cui sentono che “tutto dipende da loro”, ciò può indurre a maturare un senso di colpa, ad esempio, per un eventuale infelicità della coppia genitoriale.
Il confine di coppia e la presenza di spazi di piacere prevengono il rischio della confusione di ruoli e della diffusione di responsabilità.

La sana frustrazione

Può accadere che i figli piccoli reagiscono con capricci e malcontenti ad un’uscita ei genitori che non li vede coinvolti.
Ciò può rappresentare una fisiologica gelosia e un senso di frustrazione prezioso e sano. Per un figlio sentire di avere troppo potere sulle decisioni dei genitori è emotivamente e psicologicamente molto gravoso. Allenarsi alla frustrazione e alla mancanza è un’esperienza fondamentale per lo sviluppo psicologico e per il versante educativo.
È essenziale percepire che i genitori sono delle persone e che il loro spazio vitale non si esaurisce con la cura genitoriale.
Per un figlio, sentire di essere l’unica ragione di vita per la madre, ad esempio, provocherà profonde difficoltà di crescita poiché sentirà che non potrà separarsi da lei altrimenti le arrecherebbe un danno.

La co-genitorialità

Si può comprendere che la creazione di spazi di coppia non sarà sempre possibile ma è importante sentirne il profondo diritto e favorirne la realizzazione.
Talvolta, il sovraccarico concreto può inconsciamente nascondere una crisi di coppia latente, per cui il contatto con il partner viene evitato e mediato.
È importante affrontare la crisi con consapevolezza. La crisi è fisiologica ed evolutiva. Curare la coppia significa curare anche la co-genitorialità ed offrire ai figli sicurezza, rassicurazione e protezione. Una crisi di coppia latente potrà essere somatizzata con il disagio dei figli. I bambini sono spugne ed è importante che il loro confine sia tutelato e preservato.
Ciò non significa far vivere i figli sotto una campana di vetro, né fingere che non vi siano difficoltà ma rassicurarli sulla capacità dei genitori di occuparsi delle questioni adulte, offrendo un modello di autoefficacia e resilienza.
Anche nei casi di separazione, sarà fondamentale non triangolare i figli, coinvolgendoli eccessivamente nel conflitto, e affrontare costruttivamente il cambiamento con l’obiettivo di smettere di essere coppia senza smettere di essere genitori insieme.

Dott.ssa Giulia Gregorini
Psicologa – Psicoterapeuta

coppia gregorini qui salute magazine

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