giovedì, Febbraio 13, 2025
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Dismorfofobia: il disturbo ossessivo-compulsivo

Secondo il Manuale MSD la dismorfofobia è un disturbo caratterizzato dalla percezione ossessiva di uno o più difetti fisici, spesso inesistenti o lievi, che generano disagio e compromettono la vita quotidiana.

Chi soffre di questo disturbo può passare molto tempo della sua giornata a preoccuparsi delle sue presunte imperfezioni.

Le cause della dismorfofobia

Il fenomeno riguarda principalmente i ragazzi e le ragazze sotto i 25 anni, diffuso particolarmente tra gli adolescenti.

In questa fase il loro corpo comincia a cambiare, spesso in maniera repentina, e vi è una importante crescita cognitiva ed emotiva che favorisce la crescita personale e lo sviluppo dell’autonomia.
Alcuni adolescenti utilizzano una serie di strategie per correggere la propria immagine per apparire agli altri in modo gradevole, per essere socialmente accettabili e accettati.

Psichiatri e psicologi valutano l’insorgenza della dismorfofobia a causa della combinazione di fattori di natura diversa, tra cui: fattori psicologici, fattori genetici,  fattori culturali, fattori sociali  e fattori legati allo sviluppo.
Alcune interessanti ricerche suggeriscono che la dismorfofobia sia più frequente in presenza di:

  • introversione
  • tendenza al perfezionismo
  • visione negativa della propria immagine estetica
  • abusi e/o episodi di abbandono durante l’infanzia

Dismorfofobia e i social media: vi è correlazione?

Al giorno d’oggi i social media fanno parte della nostra quotidianità, siamo costantemente sommersi da corpi perfetti e vite di lusso.
Infatti una delle possibili cause della dismorfofobia è la presenza dei ragazzi sui social media.

Si scaturisce una rappresentazione falsata di sé che non corrisponde alla realtà e si creano principi per cui se sei accettabile a livello estetico avrai più successo.

Spesso le persone che vengono condizionate da questo costrutto sociale vivono situazioni perenni di solitudine, portando la persona a non riconoscersi più per quello che è realmente e a isolarsi dal mondo reale.

Come si cura la dismorfofobia

La dismorfofobia è curata attraverso un percorso psicologico/psicoterapico. Generalmente, vengono utilizzate tecniche cognitivo-comportamentali che insegnano al paziente di identificare, dominare e prevenire i comportamenti legati al disturbo.
Lo psicoterapeuta può associare al percorso di cura anche una terapia medico-farmacologica, tra cui inibitori selettivi.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale oltre alle sessioni in studio, possono essere svolte anche attività a casa, che permettono di consolidare le tecniche apprese.

Durante il lavoro a casa, il paziente mira al miglioramento della gestione delle emozioni e dei pensieri negativi e alla riduzione dei comportamenti disfunzionali.

Seguire questa terapia e queste pratiche permette di stabilire abitudini durature.

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