Può sembrare paradossale, ma la delusione costituisce una tappa fisiologica e necessaria nelle relazioni di coppia per crescere e gettare le basi di un’unione duratura. Non faremo riferimento alle delusioni insanabili che possono provocare una rottura ma ci focalizzeremo sul processo naturale che riguarda l’evoluzione di un legame a due.
L’innamoramento: “Sei come vorrei che fossi”
La prima fase di un rapporto tendenzialmente è caratterizzata da un’aria magica, il pensiero all’altro, al rapporto e il coinvolgimento emotivo divengono totalizzanti, occupano la maggior parte dei pensieri e colorano le giornate.
Anche il corpo è coinvolto nello sperimentare forti vibrazioni in attesa di un messaggio, una chiamata dell’altro e nella scoperta dell’intimità sessuale.
L’ altro non viene visto solo con le sue caratteristiche, ma inconsciamente si proiettano su di esso i propri bisogni, le proprie mancanze, aspetti di sé e della propria storia.
L’illusione è quella di poter colmare i propri vuoti in un’unione esclusiva. Ci si sente completati dall’altro, in un viaggio all’unisono, in una bolla magica con il resto del mondo fuori.
È una fase in cui è protagonista l’idealizzazione del partner, del rapporto e talvolta di sé.
L’amore: “Non sei come vorrei che fossi ma ti accetto così come sei”
Molte persone per “immaturità emotiva” e nodi irrisolti nella propria storia di sviluppo non riescono a traghettare dall’innamoramento all’amore, non potendo accettare, inconsciamente, di confrontarsi con il reale e non con l’ideale.
È infatti necessaria ed evolutiva una fase di delusione, in cui si scopre che l’altro non è la risoluzione alle proprie mancanze, non è costruito a nostra immagine ma è dotato di una soggettività, di risorse e fragilità. È fondamentale saper tollerare la delusione, trasformandola in reale possibilità di conoscenza e intimità.
Poter attraversare la delusione e la frustrazione richiede che la propria ferita narcisistica non sia troppo profonda ed aperta.
Riconoscere che nessuno completa nessuno ma occorre essere completi per sé per poter costruire un Noi di coppia permette anche di evolvere da una relazione strumentale, fondata sul bisogno dell’altro, ad una relazione d’amore, fondata sul sentimento per l’altro.
L’accettazione dell’altro non è passiva, non è quindi utopicamente l’assenza di malcontenti ma costituisce la premessa verso la possibilità di confrontarsi con consapevolezza ed autenticità alla ricerca di mediazioni e punti di incontro, che in un rapporto sono sempre richiesti e necessari.
La rottura della bolla magica: “Io e te nel mondo”
Parallelamente all’evoluzione del rapporto, la coppia si sentirà meno sospesa in una bolla magica e romantica e più inserita in quotidianità relazionale e sociale, spesso imperfetta e faticosa.
Si confronterà quindi con l’integrazione delle reti familiari e amicali, con le realtà lavorative e con la necessità di costruire un confine di coppia, che protegga dalle invasioni ma garantisca una connessione vitale con l’esterno.
Gettando così le basi fondamentali su cui si costruiranno i progetti futuri e su cui prenderanno forma i desideri generativi.
La crescita di coppia è un processo in continua trasformazione, in cui è importante sentire di avere dei punti fermi, dentro sé e nella relazione, che possano orientare e sostenere nei momenti di sconforto, stasi, malessere e nelle crisi complesse ma potenzialmente evolutive.

Articolo a cura della Dott.ssa Giulia Gregorini
(Psicologa – Psicoterapeuta)
[…] Dall’innamoramento all’amore: la delusione è un passaggio necessario […]
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