Articolo a cura della Dott.ssa Sabina Fasoli, Psicologa e Sessuologa
Gli adolescenti entrano nel mondo dei primi approcci affettivi e sessuali con un bagaglio pieno di ansia, incertezza, dubbi e paure sia a livello fisico che emotivo. Vivono un turbinio di emozioni, cambiamenti corporei, confronto con i pari che possono da un lato renderli curiosi di sperimentare e dall’altro spaventati all’idea di non essere all’altezza o giudicati.
Come ogni prima volta non ci si sente mai abbastanza pronti e si teme di sbagliare qualcosa sia in termini di “come fare cosa” sia nell’evitare conseguenze indesiderate come gravidanze o infezioni sessualmente trasmissibili. Non si ha piena consapevolezza del funzionamento del proprio corpo e di quello dell’altra persona. Ci si incontra e scontra per la prima volta con un “noi” sia romantico che passionale che non rende del tutto spensierati, ecco perché, la maggior parte delle volte, la prima esperienza sessuale non va proprio come ce la si è immaginata. Tutto questo è determinato anche dal fatto che a livello educativo non si è ancora arrivati a fornire ai giovani il giusto “libretto di istruzioni” per affrontare al meglio questo argomento complesso e delicato che va ben oltre il semplice incontro tra due corpi mossi dagli ormoni e dalla ricerca del piacere sessuale. E, essendo la prima volta per definizione un po’ un terreno di prova, se vissuta in modo negativo si fissa in memoria e la si porta anche nelle esperienze successive.
Qualcosa però sta cambiando…
Non si può negare che negli ultimi anni fattori sociali, culturali e tecnologici stanno portando a un’evoluzione seppur lenta e graduale.
Si sta iniziando a porre l’accento sull’importanza di offrire ai giovani un’educazione affettiva e sessuale completa anche perché, complice la tecnologia, oggi si ha molto più facilmente accesso a contenuti di vario genere, più o meno attendibili, inclusi quelli che sulla carta dovrebbero essere non adatti ai minori. Questa moltitudine di stimoli e informazioni se non supportata da un’educazione affettiva e sessuale completa, porta a generare ancora più confusione e insicurezza, arricchendo le menti di aspettative irrealistiche e non aiutando ad abbattere stereotipi e falsi miti. Rispetto al passato dove il dialogo sul tema era limitato o inadeguato, oggi si inizia a dar voce all’esigenza educativa espressa dagli stessi giovani. Questo porterà quindi a rendere l’esperienza delle prime volte più consapevole, informata, sicura e empatica.