Salvata neonata con anomalia cardiaca rara
Una neonata affetta da una rarissima anomalia congenita, nota come fistola coronarica, è stata salvata grazie a un intervento eccezionale al cuore eseguito per via percutanea. La bambina è nata presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale di Rivoli.
Il trasferimento alla cardiologia del Regina Margherita di Torino
Nei primi giorni di vita, la neonata è stata trasferita al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, sotto la direzione della dott.ssa Chiara Riggi, parte del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino diretto dalla prof.ssa Franca Fagioli. La piccola presentava una rarissima anomalia cardiaca: una fistola coronarica, che è una comunicazione anomala tra le coronarie e una camera cardiaca del cuore destro. Questa anomalia deviava il sangue dalle coronarie, i vasi che nutrono il cuore, causando al contempo un sovraccarico per la parte destra del cuore.
Peggioramento delle condizioni e trasferimento in rianimazione
Dopo pochi giorni di osservazione, le condizioni cliniche della neonata sono peggiorate rapidamente, richiedendo il trasferimento presso la Rianimazione cardiologica dell’ospedale Regina Margherita. Il piccolo cuore della neonata soffriva a causa della ridotta affluenza di sangue al circolo coronarico, provocando un’ischemia, una condizione simile a quella che si verifica negli adulti con angina o infarto cardiaco.
Urgenza di un intervento ad alto rischio
Si è reso necessario un intervento urgente e ad alto rischio: la fistola era di dimensioni considerevoli e avvolgeva il piccolo cuore della neonata, che era grande circa quanto un’albicocca. La paziente, di pochi giorni di vita, pesava appena 3 kg.
L’intervento mininvasivo è stato eseguito presso il reparto di Emodinamica dell’ospedale Regina Margherita dalla dott.ssa Gaetana Ferraro, con la collaborazione della dott.ssa Gabriella Agnoletti, ex primario del reparto di Cardiologia OIRM, e dell’équipe di emodinamica. La comunicazione anomala è stata chiusa attraverso l’arteria femorale grazie a un catetere di appena un millimetro e mezzo, utilizzando una protesi larga 5 millimetri. Questa protesi ha agito come un tappo, bloccando completamente il passaggio del sangue verso l’atrio destro, dove la fistola sboccava, e reindirizzando il flusso sanguigno verso la coronaria sinistra.
Il recupero immediato della piccola paziente
La paziente ha mostrato un immediato miglioramento dopo l’intervento, e in pochi giorni è stata trasferita dalla Rianimazione al reparto di degenza cardiologica. La neonata è stata da poco dimessa dall’ospedale e ha finalmente potuto incontrare i suoi due fratellini.