Le tonsille palatine fanno parte dell’anello del Waldeyer, organo linfatico utile nella prima infanzia nella protezione delle vie aeree. La tonsillite può essere di natura virale o batterica, acuta o cronica, più frequenti le infiammazioni di origine virale, tra cui i virus principali sono gli Adenovirus e i Rinovirus. Mentre tra i batteri il principale è rappresentato dallo Streptococco.
Tonsillite Acuta Vs. cronica
La tonsillite acuta si risolve solitamente in pochi giorni, mentre quella cronica è più duratura e quando i sintomi non si risolvono in 72 ore, solitamente è perché è un’infezione batterica. La tonsillite acuta si caratterizza per un forte dolore in gola con febbre alta, difficoltà a deglutire, malessere e stanchezza generale. La forma cronica che può derivare da una tonsillite acuta si manifesta con lievi dolori alla gola con fastidio e bruciore, febbre bassa e persistente, malessere generale e sensazione di astenia.
Complicanze della tonsillite
Tra le complicanze ricordiamo l’ascesso peritonsillare, raccolta di pus a livello del palato molle che determina forte dolore, con difficoltà anche ad aprire la bocca. La terapia, oltre a quella farmacologica, prevede l’intervento dello specialista: l’ascesso va inciso chirurgicamente e drenato. Questa è un’indicazione chirurgica di tonsillectomia.
Anche se in era antibiotica sono molto più rare, tra le complicazioni ricordiamo il reumatismo articolare, l’endocardite, la glomerulonefrite.
Diagnosi
Il primo passo per la diagnosi prevede la visita otorinolaringoiatrica con una ispezione completa delle vie aeree superiori, della faringe e il controllo della presenza di eventuali linfonodi latero cervicali. Inoltre, a livello diagnostico possiamo ricorrere agli esami ematici per valutare quali sono gli indici infiammatori tonsillari tra cui il TAS (titolo antistreptolisinico), la VES (velocità di eritrosedimentazione), la PCR Alfaglicoproteina acida. Inoltre si può ricorrere al tampone faringeo per valutare la presenza dello streptococco.
Terapie
La terapia medica è rappresentata da antinfiammatori e antipiretici. Se i sintomi non si risolvono entro 72 ore, la causa è probabilmente batterica, quindi è adeguato introdurre l’antibiotico.
Chirurgia
La terapia chirurgica, in base alle linee guida, vede l’intervento necessario quando il paziente presenta 3 o 4 episodi all’anno per almeno due anni; oppure quando c’è un persistente mal di gola cronico, resistente alle comuni terapie mediche; oppure quando, in base alla dimensione delle tonsille, si verifica un’ostruzione respirazione notturna con russamento e apnee notturne. Anche in questo caso ci può essere indicazione della tonsillectomia.