lunedì, Novembre 10, 2025
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De Bruyne, lesione di alto grado al bicipite femorale: i dettagli dell’infortunio e i tempi di recupero

Credit Photo: Fanpage.it

Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto Kevin De Bruyne hanno confermato uno degli scenari peggiori per lui: confermata la lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia destra, un infortunio che terrà lontano dai campi l’ex Manchester City per diversi mesi. Il comunicato ufficiale del Napoli evidenzia che il centrocampista belga ha già iniziato il percorso riabilitativo e che oggi si sottoporrà ad un intervento chirurgico ad Anversa, in Belgio.

L’infortunio si è materializzato al 33′ di Napoli-Inter, quando De Bruyne ha realizzato il rigore dell’1-0. Subito dopo il tiro, il centrocampista ha avvertito un dolore acuto alla coscia destra e si è accasciato a terra, costretto a lasciare il campo in barella. Una scena che ha subito fatto temere il peggio, come poi confermato dagli esami.

Cos’è il bicipite femorale e perché è così vulnerabile

Il bicipite femorale è uno dei principali muscoli della parte posteriore della coscia e fa parte dei cosiddetti ischiocrurali. Ha il compito di flettere il ginocchio e di estendere l’anca, funzioni fondamentale nei movimenti di corsa, scatto e tiro. Una lesione di alto grado, come quella subita da De Bruyne, indica una rottura estesa delle fibre muscolari, che può essere parziale o quasi totale. Questo tipo di trauma comporta dolore intenso, ematoma e una lunga fase di recupero.

Gli infortuni a carico dei muscoli posteriori della coscia sono tra i più comuni nel calcio professionistico, specialmente nei giocatore che fanno grande uso di accelerazioni e cambi di direzione repentini. De Bruyne, per caratteristiche tecniche e ruolo, rientra perfettamente in questa categoria di atleti a rischio.

Le parole del medico della nazionale belga

Kristof Sas, responsabile sanitario della nazionale belga, ha chiarito alcuni aspetti sull’infortunio e sull’intervento chirurgico a cui De Bruyne si sottoporrà oggi ad Anversa. “Il nuovo intervento non ha nulla a che vedere con quello precedente, che era riuscito perfettamente – ha spiegato a Sporza -. Si tratta di una lesione recente, il che facilita l’operazione perchè c’è meno tessuto cicatriziale. I tempi medi di recupero sono di circa quattro mesi, ma ogni caso è diverso: dipende dall’età, dal tipo di intervento e dalla risposta del muscolo alla riabilitazione”.

Tempi di recupero e percorso riabilitativo

In linea generale, una lesione muscolare di alto grado può richiedere tra i quattro e i sei mesi di stop. Tuttavia, considerando anche l’età di De Bruyne, 34 anni, e la complessità dell’infortunio, lo staff medico preferisce adottare la massima prudenza. La priorità è evitare recidive, che rappresentano un rischio concreto quando il muscolo non ha completato il processo di rigenerazione.

La riabilitazione si articolerà in diverse fasi: inizialmente terapia fisica per ridurre dolore e infiammazione, poi esercizi di rinforzo muscolare graduale, lavoro propriocettivo e, infine, allenamenti specifici sul campo. Un’attenzione particolare sarà dedicata al potenziamento eccentrico del bicipite femorale, una modalità di esercizio che aiuta a prevenire nuovi infortuni.

Prevenzione e impatto sulla carriera

Da un punto di vista medico e sportivo, l’infortunio di De Bruyne rappresenta un caso emblematico dell’importanza della prevenzione muscolare. Programmi di allenamento mirati, monitoraggio dei carichi e adeguati tempi di recupero sono fondamentali per ridurre il rischio di lesioni, soprattutto in atleti che hanno già subito danni muscolari in passato.

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