mercoledì, Marzo 26, 2025
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Il passare del tempo si risolleva con un “filo”

Con il passare del tempo si evidenzia una mancanza di elasticità che conduce a un progressivo cedimento dei contorni del viso e alla comparsa di solchi e rughe. Conosciuti come un’alternativa meno invasiva ai lifting, i fili di trazione consentono di ottenere lineamenti più scolpiti attraverso un risollevamento dei tessuti, senza bisogno di ricorrere a sostanze riempitive e senza le incisioni o le cicatrici tipiche di un lifting chirurgico, che spesso scoraggiano le pazienti.

Ne parliamo con il Dott. Sergio Noviello, Chirurgo estetico e Direttore di Milano Estetica.

Fili riassorbibili, cosa sono e ultimi modelli

Si tratta di un presidio medico usato da molti anni in chirurgia per altri scopi, riadattato per la medicina estetica di viso e corpo. I più diffusi oggi sono i cosiddetti fili in PDO (polidiossanone), un polimero sintetico biodegradabile, versatile e resistente.

Oggi esistono sul mercato sia fili biostimolanti – che favoriscono la tonificazione e attenuano le rughe sottili e sono indicati anche in fase di prevenzione o mantenimento per le pazienti più giovani (intorno ai 30 anni) – sia fili di trazione per un lifting non chirurgico, utili nei casi in cui è già presente un cedimento cutaneo. Quest’ultimo può avvenire a seguito dell’invecchiamento e della conseguente riduzione ossea (anche per quanto riguarda il volto) o può essere dovuto a sbalzi di peso e dimagrimenti, ad esempio in donne giovani fra i 30 e i 40 anni.

La tecnica

Lo studio di nuove tecniche e nuovi prodotti sempre più performanti consente di avere oggi i risultati che in alcuni casi possono essere anche accostabili a quello di un intervento chirurgico, ma con tempi di recupero molto veloci e post trattamento soft.

Il medico inserisce i fili di trazione in PDO – già usati da anni per le suture in chirurgia generale – nel tessuto connettivo profondo. Grazie alle spine bidirezionali presenti nei modelli usati per il riposizionamento dei tessuti, i fili vengono successivamente “agganciati” a livello sottocutaneo. In qualsiasi caso, è fondamentale rivolgersi a medici specializzati, con esperienza e con approfondite competenze anatomiche. Ancora una volta, infatti, le conoscenze in questo ambito sono necessarie per trattamenti sicuri, con eventuali complicanze ridotte al minimo.

Anche in termini di risultati, l’esperienza del professionista è rilevante. I fili, infatti, se posizionati correttamente, creano un effetto tensore moderato e naturale, che favorisce la distensione cutanea. Un effetto liftante che consente di riposizionare i tessuti e dare sostegno.

Il trattamento inoltre – effettuato in anestesia locale – svolge una funzione tonificante sulla pelle, grazie all’aumento naturale per stimolazione di fibre di neocollagene.

Come possono essere utilizzati sul viso?

Il trattamento deve essere preceduto da una visita accurata e dalla condivisione con il paziente sia dei desideri auspicati che dei risultati concreti che è possibile raggiungere e dei tempi di mantenimento degli stessi (ad oggi non paragonabili ad un intervento chirurgico come il lifting o il mini lifting nel caso del viso o ad un lifting degli arti nel caso delle braccia o, ancora, di una mini addominoplastica nel caso dell’addome).

Il tipo e il numero dei fili necessari vengono discussi e concordati con il paziente prima del trattamento, spiegando pro e contro e valutando attentamente gli obiettivi da raggiungere.

I risultati sul corpo

Oltre al ringiovanimento del viso, oggi i fili di trazione sono utilizzabili anche per il miglioramento dei cedimenti cutanei nel corpo (collo, braccia e addome in primis). Utile nel caso di trattamenti corpo la combinazione con altre procedure non invasive, come filler di acido ialuronico o idrossiapatite di calcio per rimpolpare e gli ultrasuoni ad alta intensità, che aiutano la produzione di collagene.

Anche alcune aree corporee possono trarre giovamento dal posizionamento di fili in PDO, soprattutto con finalità biostimolante. La pelle poco tonica dell’interno delle braccia, dell’interno coscia e delle aree sopra il ginocchio rappresenta una buona indicazione per l’inserimento di tali dispositivi.

La superficie cutanea e le caratteristiche della cute daranno indicazione sul tipo e sul numero di fili, posizionati più spesso secondo un disegno a trama incrociata. Pochi gli effetti secondari, se si segue una tecnica attenta e scrupolosa, con tempi di recupero immediati. I risultati a medio-lungo termine avranno, infine, una durata di 12/18 mesi.

Dopo i 30 anni, untrattamento anti (prime) rughe

Questa procedura è più adatta per i pazienti con lassità cutanee moderate. Le pazienti dai 30 ai 40 anni possono, dunque, essere le candidate ideali, valutando comunque sempre caso per caso.

Esistono inoltre gamme di fili biostimolanti che, come detto poc’anzi, svolgono meramente una funzione di stimolazione della produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, che possono aiutare le pazienti in questa fascia di età che presentano i primi cedimenti cutanei.

Il trattamento può, invece, offrire risultati modesti in pazienti con ptosi più serie, che richiedono il ricorso alla chirurgia estetica per un cambiamento apprezzabile e duraturo.

Benefici e cura

Dopo l’inserimento, i fili vengono assorbiti in pochi mesi, ma la stimolazione del collagene permette di mantenere i risultati per 12 mesi o più in base al tipo di fili utilizzati e alla situazione iniziale del paziente. Oltre che, chiaramente, alla risposta del suo organismo.

Certamente per i pazienti ritenuti idonei e non propensi ad un intervento chirurgico, i fili di trazione possono avere diversi vantaggi. I principali riguardano l’assenza di cicatrici visibili, i tempi di ripresa rapidi, la velocità del trattamento da 40 a 60 minuti, i rischi minimi, gli effetti trascurabili nel post-trattamento (quali gonfiore, dolorabilità ed ecchimosi ridotte) e i risultati apprezzabili immediatamente dopo la procedura.

Per il mantenimento dei risultati, infine, può essere d’aiuto la combinazione – se necessario – con trattamenti di medicina estetica tradizionali, come filler e botox.

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