L’utilizzo dei filler di acido ialuronico deve aiutare a valorizzare la naturale bellezza di ogni paziente senza stravolgerne i lineamenti e l’espressività. È fondamentale quindi ricorrere all’impiego mirato di questa soluzione sicura e veloce, senza abusarne e scegliendo dei professionisti del settore, senza cercare strade più veloci e meno dispendiose.
Parola all’esperto.
Il Dottor Sergio Noviello, Medico e Chirurgo Estetico, direttore di Milano Estetica, spiega alla Dott.ssa Susanna Messaggio, come il filler può danneggiare il viso e le eventuali soluzioni. “I Filler a base di acido ialuronico negli ultimi 20 anni hanno conquistato anche nel nostro Paese una grande popolarità, entrando di fatto nella beauty routine di donne (e oggi anche uomini) di ogni età. L’accessibilità ai trattamenti (sia in termini economici, sia in termini di crescita di figure professionali su tutto il territorio) insieme alla diffusione dei social network, ad una maggiore attenzione alla cura dell’immagine e alla pratica dei selfie, ha reso queste procedure molto richieste e popolari, con migliaia e migliaia di filler all’anno. Questa ricerca di perfezione anche nelle pazienti più giovani” spiega il Dottor Noviello, “porta spesso alla ricerca di nuove soluzioni e alla prova di più trattamenti che purtroppo non sempre hanno esiti felici. Standard irraggiungibili, mantenimento della giovinezza a tutti i costi, spesso portano a risultati tutt’altro che armoniosi: proporzioni facciali innaturali, aspetto “ipercorretto” e artefatto, non rispetto delle proporzioni e delle caratteristiche del volto maschile e femminile. All’insegna del Less is More, quindi, un certo numero di influencer e altre celebrità, ha deciso di prendersi cura del proprio viso con protocolli e trattamenti dai risultati visibili, ma “gentili”. Un trend chiamato Filler Dissolving che ha portato chi in passato ha fatto “troppo” a compiere un passo indietro e a chiedere al Medico Estetico di rimuovere i propri filler dermici attraverso la Ialuronidasi, un enzima efficace nella neutralizzazione di filler facciali a base di acido ialuronico.”.
Perché questo succede?
“Come spieghiamo con la Logical beauty harmony, il nostro protocollo sull’uso dei Filler e del Botox in Medicina Estetica, uomini e donne hanno parametri di bellezza e armonia che devono essere conosciuti dal medico estetico e rispettati. Oggi invece assistiamo spesso ad una mascolinizzazione del volto femminile e femminilizzazione del viso maschile. Pensiamo ad esempio a filler di acido ialuronico che nel tentativo di ridefinire un profilo mandibolare svuotato, in una donna, rendono il suo volto troppo “squadrato”, caratteristica propria della bellezza maschile. Al contrario, in molti uomini si riscontra una femminilizzazione dello sguardo, dovuta ad un utilizzo della Tossina Botulinica che non tiene conto del rispetto delle proporzioni del terzo superiore del volto e della corretta posizione delle sopracciglia che manterrebbero invece la virilità del volto maschile. Ne consegue frustrazione, disagio, insoddisfazione e quella percezione di non riconoscersi più guardandosi allo specchio. Non stupisce quindi questa tendenza generale di “ridimensionamento” del
numero di procedure di riempimento eseguite sul singolo paziente, a favore di protocolli più light e trattamenti che migliorino il viso con un approccio improntato ad una certa cautela”.
Esistono dei rimedi? È vero che occorre attendere qualche giorno prima di valutare i risultati definitivi?
“Post trattamento, è sempre consigliato attendere qualche giorno. È preferibile, infatti, fare una valutazione specifica solo quando gli eventuali effetti indesiderati, come gonfiori e piccole ecchimosi si siano riassorbiti. Necessario inoltre aspettare che la posizione del prodotto si sia stabilizzata e il risultato possa essere considerato definitivo”.
La Ialuronidasi come, quando e perché diventa una soluzione?
“In studio registriamo un aumento di richieste che arriva da nuove pazienti per agire su trattamenti eseguiti in passato con piccole e grandi correzioni, in particolare in alcune aree del volto come labbra, zigomi e zona peri orbitale. In caso di complicanze o eccessivo uso dell’acido ialuronico, oggi si può intervenire con una procedura che sta diventando sempre più comune come la Ialuronidasi. Si tratta di un enzima utilizzato in Medicina Estetica per degradare le molecole di acido ialuronico attraverso la dissoluzione dei legami presenti all’interno delle loro catene. La procedura è di base molto veloce, ma l’infiltrazione della sostanza deve seguire alcune regole e protocolli specifici al fine di poter garantire risultati sicuri e riproducibili. Indispensabile rivolgersi a professionisti esperti formati sull’argomento, sia per un buon risultato che miri all’effettivo “scioglimento” e riassorbimento dell’acido ialuronico, sia per evitare complicanze possibili nel caso di allergie all’enzima. È consigliabile a tal proposito effettuare test specifici pretrattamento sui pazienti. I risultati sono immediati, ma è sconsigliato re-intervenire sull’area trattata con nuovi filler di acido ialuronico, prima di 10-14 giorni dalla seduta di ialuronidasi. In base alla quantità di acido ialuronico da rimuovere, è opportuno procedere in più fasi e quindi effettuare più iniezioni di ialuronidasi, a distanza di almeno una settimana l’una dall’altra”.