mercoledì, Marzo 26, 2025
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Per la prima volta al mondo utilizzati i nervi del piede per ripristinare l’uso della mano

Intervento rivoluzionario al CTO della Città della Salute di Torino

Un vero e proprio intervento pionieristico. Un team di microchirurghi e neurochirurghi ha eseguito una procedura chirurgica unica nel suo genere che promette di incidere significativamente nella chirurgia ricostruttiva nervosa. L’operazione, eseguita per la prima volta al mondo nei giorni scorsi presso l’ospedale CTO della Città della Salute di Torino, ha coinvolto i microchirurghi Dott. Bruno Battiston e Dott. Paolo Titolo, ed i neurochirurghi Dott.ssa Francesca Vincitorio ed il Professor Diego Garbossa, aprendo nuove prospettive per pazienti segnati da gravi incidenti.

L’uomo coinvolto, un operatore sociosanitario di 55 anni, ha subito un grave incidente mentre si dirigeva al lavoro in scooter. L’impatto, causato da una moto che non ha rispettato un semaforo, ha portato all’amputazione di metà della gamba sinistra e a una lesione completa del plesso brachiale del braccio sinistro. La sua vita è stata sconvolta, ma grazie all’intervento pionieristico del team di chirurghi, ora c’è una luce di speranza.

La straordinarietà dell’intervento

Per comprendere l’entità della novità introdotta, è fondamentale esplorare il concetto di trasferimenti nervosi. Si tratta di spostare dei rami nervosi da una zona del corpo all’altra per ripristinare funzioni compromesse. Normalmente nei Centri nazionali ed internazionali che si occupano di questa chirurgia si utilizzano dei nervi nelle vicinanze dell’arto superiore lesionato. Nel caso di Giovanni, i chirurghi, non avendo altre alternative, hanno invece trasferito rami del nervo peroneale dalla gamba al plesso brachiale, offrendo una speranza concreta di ripristino delle funzioni motorie e sensitive dell’arto superiore.

L’intervento, eseguito dopo circa cinque mesi dal trauma, è durato quasi 12 ore. Durante questa complessa procedura chirurgica, le diverse équipes hanno collegato i rami del nervo peroneale ai nervi strappati, con l’obiettivo di reinnervare la muscolatura dell’arto superiore, aprendo la strada a una riattivazione funzionale. Fortunatamente, non si sono verificate complicanze periprocedurali, e il paziente è attualmente ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, dopo essere stato preso in carico dagli anestesisti della rianimazione.

La fase di adattamento cerebrale

La fase riabilitativa del paziente sarà gestita dalla Medicina Fisica e Riabilitazione, sotto la direzione del Professor Giuseppe Massazza. L’integrazione della chirurgia con la plasticità cerebrale implica che Giovanni impari a controllare l’uso della mano, inizialmente pensando a movimenti del piede e, successivamente, sviluppando nuove abilità attraverso l’adattamento cerebrale. Questo notevole traguardo apre nuove prospettive nel campo della neurofisiologia, rappresentando un ulteriore passo avanti nella medicina e offrendo soluzioni innovative per migliorare la vita di coloro che affrontano gravi lesioni e traumi.

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