Il settore sanitario si trova di fronte a una sfida cruciale: migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi in un contesto sempre più digitale. L’evoluzione tecnologica offre soluzioni innovative, ma allo stesso tempo, introduce nuove complessità, specialmente per quanto riguarda la protezione dei dati sensibili dei pazienti, la conformità normativa e la sicurezza fisica delle infrastrutture sanitarie. In risposta a queste sfide, emergono nuovi strumenti che si integrano in una visione più ampia di una “Healthy Smart City 4.0“, dove la sanità si fonde con le tecnologie più avanzate per creare ambienti sicuri, efficienti e di alta qualità.
Le sfide attuali della sicurezza digitale nel settore sanitario
Le soluzioni attualmente disponibili, come app per la protezione dei dati, monitoraggio delle minacce informatiche e gestione degli accessi, sono limitate e spesso non rispondono completamente alle esigenze di strutture sanitarie complesse e diversificate.
In questo contesto, le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale (IA) e il machine learning, stanno diventando fondamentali per potenziare le soluzioni di sicurezza.
Genova, grazie a investimenti del PNRR e alla creazione, prima in Italia, della figura dell’Health City Manager, si propone come un hub di sviluppo per soluzioni digitali che possono contribuire alla crescita del settore e alla creazione di nuove opportunità occupazionali.
Il progetto Healthy City 4.0
Per rispondere a queste esigenze, nasce Healthy City 4.0, progetto che prevede lo sviluppo e la validazione in ambiente reale di servizi innovativi per la sicurezza e qualità dei servizi e infrastrutture sanitarie, basati sull’utilizzo di tecnologie digitali avanzate.
Tra queste spiccano i Digital Twin delle strutture, che permettono di creare una replica virtuale dell’infrastruttura fisica. Grazie al sistema Scan2BIM, sarà possibile identificare degli “hot spot” per la sicurezza delle strutture fisiche e dei relativi piani di riduzione del rischio.
Un altro elemento chiave è lo sviluppo di un modello linguistico avanzato (basato sull’IA), progettato per supportare la gestione di protocolli di sicurezza e risposta alle emergenze in ambito sanitario/assistenziale. Questo strumento permetterà agli operatori sanitari di avere informazioni precise e personalizzate in base al ruolo dell’utente all’interno della struttura ospedaliera. La piattaforma CKP (Clinical Knowledge Platform) di Dedalus sarà ulteriormente potenziata per far fronte alle esigenze di miglioramento degli standard di sicurezza, qualità e capacità di risposta agli imprevisti.
Il progetto Healthy City 4.0 è sviluppato da un partenariato che vede come capofila La SIA S.p.A., insieme ad ETT S.p.A., Dedalus Italia S.p.A., A. Communications e il Centro di Competenza Start 4.0, nell’ambito del bando 2023 per progetti di ricerca industriale, finanziato con fondi PNRR, che contribuisce con un finanziamento di 400.000€.
Per iscriversi al primo evento dedicato al progetto: LINK.
La piattaforma: un approccio versatile e personalizzabile
La piattaforma proposta sarà progettata per essere fruibile da diversi tipi di utenti, dai pazienti ai familiari, dagli operatori sanitari agli amministratori delle strutture. Ci saranno due versioni principali: una app mobile gratuita per i cittadini e una soluzione business per il personale delle strutture sanitarie.
Inoltre, verranno integrati totem dinamici interattivi per supportare persone anziane o con ridotte capacità cognitive nella gestione sicura delle emergenze.
Uno degli aspetti innovativi del progetto riguarda la personalizzazione dei servizi in base al profilo dell’utente. L’intelligenza artificiale sarà in grado di analizzare e adattare le informazioni e le procedure operative in base alle necessità specifiche di ciascun utente, migliorando l’efficienza delle operazioni e riducendo il rischio di incidenti.
Focus su sicurezza, gestione dello stress e emergenze
Lo sviluppo della piattaforma di sicurezza e qualità dei servizi ospedalieri si focalizzerà su alcuni pain-point ritenuti critici per professionisti, pazienti e familiari dei pazienti:
- Stress da lavoro correlato: i medici sono sottoposti a notevoli pressioni e responsabilità. Tra gli operatori più esposti al rischio di “burnout” ci sono gli infermieri, gli assistenti sociali e gli operatori che si occupano di fornire sostegno alle persone in difficoltà.
- Gestione delle emergenze (incendi): il rischio incendi è presente sia in ospedale che in strutture private come le RSA. Quest’ultime sono considerate da sempre strutture ad alto rischio incendio. Ma anche in ambito ospedaliero sono presenti rischi legati alla presenza di materiali infiammabili e strumentazione.
- Gestione manuale dei carichi: in questo contesto è da considerare non solo il rischio legato alla movimentazione manuale dei carichi, ma anche alla necessità di sollevare pazienti non autosufficienti.
Impatti futuri e scalabilità del modello
La soluzione è concepita con un approccio modulare in modo da consentire in futuro l’integrazione di altri moduli ed allargare l’offerta della piattaforma a supporto della missione dell’Health City Manager.
E’ importante sottolineare che il progetto prevede non solo l’applicazione delle soluzioni in ambito sanitario, ma anche la possibilità di replicarle in altri settori critici. La scalabilità del modello proposto consentirà di espandere l’offerta e creare un “modello Genova” replicabile a livello nazionale e internazionale. Questo potrebbe diventare un punto di riferimento per altri programmi di finanziamento e favorire ulteriori investimenti in tecnologie digitali per la sicurezza.