Abbronzati, si sa, siamo tutti più belli. Non tutti, però, si abbronzano allo stesso modo: la prima regola da tenere a mente prima di esporsi al sole è scegliere il solare più adatto al nostro specifico fototipo. Perché la caratteristica più importante perché una pelle sia bella è una: deve essere prima di tutto sana.
Proteggere la tua pelle è un gesto d’amore indispensabile, soprattutto d’estate
Come abbiamo avuto modo di anticipare, non per tutti valgono le stesse indicazioni, così come la medesima protezione non è applicabile a tutti i fototipi. Prima di parlare dei danni causati dai raggi UV, è bene dunque effettuare una preliminare distinzione – a parità di esposizione – dei diversi fototipi in questione. Sempre tenendo presente le principali accortezze da adottare in questi casi, quale, in prima istanza, evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (dalla tarda mattinata a metà pomeriggio).
Ne parliamo con il Dott. Riziero Zamboni, Medico chirurgo genovese specializzato in Dermatologia.
Dimmi che fototipo sei e ti dirò come ti abbronzi
Fototipo 1. È proprio delle persone del nord Europa, generalmente caratterizzate da capelli rossi e occhi verdi. Chi fa parte di questa categoria si ustiona sempre e non si abbronza mai: proprio per questo, quando si espone al sole ha bisogno di applicare una protezione 50+ ogni 2 ore e, in via preventiva, che prenda degli antiossidanti orali, in grado di proteggere l’organismo dai raggi UV anche dall’interno.
Fototipo 2. Fanno parte di questa categoria gli individui con capelli biondi e occhi azzurri, che tendono a scottarsi con facilità e ad abbronzarsi poco. Anche in questo caso, si consiglia una protezione 50+ nelle prime esposizioni e un eventuale passaggio a una protezione 30 man mano che avanza la stagione.
Fototipo 3. Comprende la maggior parte dei caucasici italiani e mediterranei, con capelli e occhi di norma castani. Questi si scottano raramente, dunque per loro basta una protezione 30.
Fototipo 4. È la categoria in cui rientrano le persone con capelli e occhi neri che, per propria predisposizione, non si scottano mai. In questo caso, dunque, può non essere applicata alcuna protezione solare.

Non solo scottature: i principali danni del sole
«Oltre al danno acuto da sole, consistente in ustioni di primo grado (gli arrossamenti) e di secondo grado (le bolle) – spiega lo specialista – esistono effetti del sole sulla pelle decisamente più preoccupanti. Tra questi possiamo annoverare i tumori della pelle, comparsa di nuovi nei e trasformazione di quelli già presenti da nei a melanomi». Ma non solo.
«Uno degli esiti più diffusi che il sole causa sulla pelle – precisa ancora il Dott. Zamboni – è il tanto temuto invecchiamento cutaneo, i cui esiti sono anch’essi rapportati ai diversi fototipi. In questo caso, coloro che rientrano nei fototipi 1 e 2, se non si proteggono adeguatamente, avranno segni di foto invecchiamento molto prima degli altri, con comparsa di rughe, macchie brune e cheratosi seborroiche e macchie brune». E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, anche queste ultime non sono facilmente reversibili, anzi risultano piuttosto difficilmente eliminabili. È possibile trattarle con terapie fisiche come il laser o trattamenti chimici come il peeling, ma con non poche difficoltà.