Negli ultimi anni la chirurgia estetica ha compiuto un deciso passo avanti verso procedure sempre più mirate, sicure e rispettose della naturale armonia del corpo, a partire dalla liposuzione. Tra queste, la Lipo Vaser – una liposcultura assistita da ultrasuoni – rappresenta oggi una delle innovazioni più interessanti. Nelle mani di professionisti esperti, questa tecnica diventa un potente strumento di armonizzazione, capace di restituire proporzione e fiducia in sé, nel pieno rispetto della sicurezza e della naturalezza. Ne parliamo con la Dott.ssa Tiziana Lazzari, dermatologo e medico estetico, tra le prime in Italia a integrare questa tecnologia nei protocolli di rimodellamento corporeo.
Dottoressa Lazzari, come si inserisce la Lipo Vaser nell’evoluzione della liposcultura tradizionale?
«La liposuzione è nata negli anni ’70 e nel tempo ha subito una vera rivoluzione tecnologica. Oggi è diventata un intervento molto più sicuro rispetto al passato. La Lipo Vaser, in particolare, utilizza l’energia degli ultrasuoni per “clusterizzare” il tessuto adiposo prima dell’aspirazione. Questo significa sciogliere il grasso in modo selettivo, riducendo i traumi per i tessuti circostanti e ottenendo una superficie cutanea più uniforme, senza le ondulazioni tipiche delle vecchie liposuzioni».
A chi è consigliata questa tecnica e quali risultati consente di ottenere?
«È importante chiarire che non si tratta di un trattamento per il sovrappeso importante. La Lipo Vaser è ideale per eliminare adiposità localizzate, quei cuscinetti resistenti a dieta e attività fisica, spesso di origine costituzionale.
In un’unica seduta si possono rimodellare aree come addome, fianchi, interno coscia, ginocchia o braccia. Il vantaggio degli ultrasuoni è duplice: da un lato rendono l’aspirazione più precisa, dall’altro stimolano un effetto di skin tightening, favorendo la retrazione e la tonificazione della cute».

Quindi non solo riduzione del grasso, ma anche miglioramento della qualità della pelle?
«Esatto. Uno dei timori più diffusi riguarda il rischio di rilassamento cutaneo dopo la rimozione del grasso. Con la Lipo Vaser, invece, l’energia ultrasonica stimola la retrazione dei tessuti, preservando tono e compattezza.
Il risultato è un rimodellamento più naturale e armonico, con una pelle che segue il nuovo profilo corporeo».
Ha accennato al “riciclo” del grasso: può spiegare meglio?
«Il grasso trattato con gli ultrasuoni non viene distrutto, ma preservato e vitalizzato. Questo ci consente di riutilizzarlo in altre zone del corpo – una tecnica nota come body contouring o lipofilling – per riequilibrare i volumi. Per esempio, si può prelevare da addome o fianchi e reimpiantarlo nel seno o nei glutei, ottenendo un aumento naturale senza protesi. È un approccio che unisce rimodellamento e rigenerazione, con risultati molto armoniosi».
Quante sedute sono necessarie e quali sono i tempi di recupero?
«Per le piccole adiposità basta una sola seduta, da eseguire sempre in ambiente chirurgico sterile. In caso di zone più estese, si possono programmare due o tre trattamenti a distanza di 15-30 giorni. Il recupero è rapido: dopo 24-48 ore si può tornare alla vita quotidiana, indossando una guaina elastica contenitiva per una o due settimane, secondo le indicazioni dello specialista. Il risultato finale si stabilizza in circa sei mesi, quando i tessuti si assestano definitivamente e il corpo assume la nuova silhouette».
Qual è, secondo lei, il vero valore aggiunto della Lipo Vaser?
«La sicurezza. L’uso mirato degli ultrasuoni rende la procedura più delicata e controllata, con minore sanguinamento, meno gonfiore e tempi di recupero ridotti. Ma c’è anche un aspetto culturale: oggi parliamo di chirurgia di precisione estetica, dove la tecnologia amplifica la competenza del medico e consente di rispettare l’unicità di ogni corpo».


