lunedì, Novembre 10, 2025
spot_img

La carenza di medici in Italia: il rettore Gianni Profita spiega il modello UniCamillus

Nel corso di un’intervista al TG5, il giornalista Luciano Onder ha affrontato con il professor Gianni Profita, rettore e fondatore dell’Università UniCamillus, uno dei temi più urgenti per il sistema sanitario italiano: la mancanza di medici. Secondo le stime, nel nostro Paese servirebbero almeno 25mila specialisti in più, una carenza che rischia di pesare sulla qualità dei servizi e sulla sostenibilità del sistema sanitario.

Formare nuovi medici

Alla domanda sulle motivazioni che hanno portato alla nascita di nuove facoltà di medicina, Profita ha spiegato che l’obiettivo della sua università è stato quello di offrire una risposta concreta e moderna ai tanti giovani che desiderano intraprendere la carriera medica. “Volevamo dare una risposta dinamica ed eccellente agli studenti che vogliono svolgere il lavoro più bello del mondo”, ha dichiarato il rettore.

Negli ultimi anni, l’interesse verso la formazione medica è cresciuto sensibilmente. Solo a UniCamillus, gli iscritti sono ad oggi circa cinquemila, con un nuovo test d’ammissione previsto per dicembre. Un segnale chiaro della forte domanda da parte dei giovani, che, però, si scontra spesso con il numero limitato di posti disponibili nelle università tradizionali.

Un modello internazionale

Un aspetto distintivo dell’ateneo romano è l’apertura verso studenti provenienti dall’estero. “Il 40% dei nostri iscritti arriva da 76 Paesi diversi”, ha sottolineato Profita. Un approccio internazionale che contribuisce non solo alla crescita culturale degli studenti italiani, ma anche a creare un ambiente formativo multiculturale, sempre più importante in una sanità globalizzata.

Le prospettive future

I primi laureati, secondo quanto riferito dal rettore, hanno già trovato spazio nei corsi di specializzazione, ottenendo risultati positivi e riuscendo a scegliere i percorsi desiderati. Guardando avanti, l’università sta lavorando alla creazione di un Policlinico diffuso, un modello innovativa che prevede la collaborazione tra più cliniche sul territorio romano. “Non un unico grande blocco ospedaliero – spiega Profita – ma tante strutture integrate che rispondono a esigenze specifiche”.

Una risposta al fabbisogno sanitario

L’esperienza di UniCamillus si inserisce in un contesto più ampio di necessità di rinnovamento del sistema formativo dei medici in Italia. A fronte di una crescente domanda di personale sanitario e di una popolazione in rapido invecchiamento, ampliare l’offerta formativa e valorizzare la collaborazione internazionale potrebbero rappresentare passi cruciali per il futuro della sanità italiana.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli