sabato, Aprile 26, 2025
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Il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto? Per gli esperti, sì

La Giornata per la prevenzione al suicidio

Il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa che oggi 10 settembre e ogni anno punta i riflettori su questo tema così importante ma ancora così poco affrontato . Secondo l’International Association for Suicide Prevention, ogni anno nel mondo il suicidio è tra le prime 20 principali cause di morte per persone di tutte le età e la terza causa di morte tra i ragazzi di 15-19 anni. È responsabile di oltre 800.000 morti: un suicidio ogni 40 secondi. Si pensa inoltre che il rischio di suicidio passi se lo stato emotivo migliora: le stime evidenziano invece che i più alti tassi di suicidio si verificano entro circa 3 mesi da un apparente miglioramento dopo uno stato di grave depressione.

Questo appuntamento istituzionale è un’opportunità, per i diversi settori della comunità, tra cui: il pubblico, le associazioni a scopo benefico, le comunità, i ricercatori, i clinici, i medici di base, i politici, i volontari e tutti coloro che hanno a avuto a che fare con il suicidio, di valutare in modo sinergico le migliori strategie per mettere in atto delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione. E’ importante sviluppare sia a livello globale che a livello locale, nei vari strati della comunità, la consapevolezza che il suicidio sia una delle cause di morte che più di ogni altra può essere prevenuta, attraverso strategie preventive volte a ridurre il numero delle vittime.

L’incidenza sta crescendo nei ragazzi sotto i 20 anni

L’incidenza del suicidio è particolarmente grave tra i giovani: è in questa fascia d’età, infatti, che si verifica la percentuale più alta dei decessi. Ogni anno, quasi 46.000 bambini e adolescenti tra i 10 e i 19 anni si tolgono la vita, circa uno ogni undici minuti. Il suicidio è la quinta causa di morte più comune tra gli adolescenti dai 10 ai 19 anni e la quarta nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni (addirittura la terza se si considerano solo le ragazze). La depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia. I problemi di salute mentale per cui i ragazzi vengono portati in urgenza in un pronto soccorso pediatrico sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza dei ragazzi che non va ignorata.

Nel 2022 le consulenze neuropsichiatriche effettuate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma sono state complessivamente più di 1500. Ogni giorno almeno 4 tra bambini e ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali. I ricoveri nel reparto protetto di Neuropsichiatria, dove vengono gestiti i casi più complessi, sono stati 544 (+10%). Il 70% di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di ideazione suicidaria o di tentato suicidio.

 

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