sabato, Aprile 19, 2025
spot_img

Aviaria, allerta in Europa: cresce il timore per una nuova pandemia

L’influenza aviaria H5N1 torna al centro dell’attenzione globale dopo una serie di eventi preoccupanti

In Cambogia è morto un bambino di tre anni, mentre nel Regno Unito è stato rilevato per la prima volta al mondo un caso di infezione in una pecora. Due episodi che confermano il salto del virus dagli uccelli ai mammiferi, e che alimentano i timori su una possibile trasmissione tra esseri umani.

Il virus, che già circola da anni tra gli animali, presenta ora nuove mutazioni. Alcune di queste sono state osservate negli Stati Uniti, dove si è registrato anche il passaggio da uccelli a bovini. Ed è proprio la crescente capacità del virus di infettare specie diverse a rendere plausibile – secondo diversi esperti – l’ipotesi che H5N1 possa diventare protagonista di una futura pandemia.

In Europa, l’allerta è stata lanciata dalla Commissione Ue: “Ci stiamo preparando alla minaccia rappresentata dai virus H5N1 in circolazione nei mammiferi”, ha dichiarato il commissario alla Salute, Oliver Varhely, rispondendo a un’interrogazione parlamentare. Al momento, il virus rilevato negli Stati Uniti non è stato identificato né in esseri umani né in bovini all’interno dell’Ue. Ma Bruxelles non vuole farsi trovare impreparata. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sono stati incaricati di monitorare l’evoluzione del virus, in particolare la sua diffusione tra i mammiferi da allevamento.

Anche l’Italia si muove: uno studio del team del professor Massimo Ciccozzi (Campus Bio-Medico di Roma), pubblicato su Nature, propone un modello di prevenzione e risposta rapida basato sull’esperienza del Ruanda, che nel 2024 ha gestito in modo efficace un’epidemia di virus Marburg. Il modello ruandese – fondato su diagnosi precoce, sorveglianza epidemiologica e collaborazione comunitaria – viene indicato come esempio di riferimento per prepararsi a future crisi sanitarie.

Sul fronte americano, intanto, non mancano le polemiche. Il ministro della Salute Robert F. Kennedy Jr. ha proposto di “lasciare che il virus si diffonda”, con l’obiettivo di identificare esemplari immuni tra gli animali infetti, anziché procedere con gli abbattimenti. Una posizione criticata duramente dal mondo scientifico: “Il rischio di trasmissione uomo-uomo è sempre più alto”, avverte l’infettivologo Matteo Bassetti.

Per l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, l’attenzione è tutta sulle mutazioni nei bovini: “Il virus ha già superato la barriera di specie. Se dovesse adattarsi alla trasmissione tra esseri umani, potremmo trovarci di fronte a una nuova pandemia. Per questo è fondamentale mantenere alta la sorveglianza”.

Una delle strade più promettenti per prevenire scenari di crisi è quella tecnologica. Alessandro Vespignani, presidente dell’ISI Foundation e tra i massimi esperti mondiali di epidemiologia computazionale, propone un approccio predittivo basato su modelli matematici e analisi genomiche. “Possiamo mappare l’evoluzione dei virus in tempo reale – spiega – grazie all’intelligenza artificiale, al sequenziamento del genoma e alla sorveglianza delle acque reflue, comprese quelle degli aerei”.

Secondo Vespignani, aeroporti e snodi internazionali dovrebbero diventare punti strategici per una rete globale di monitoraggio, in grado di identificare precocemente nuovi patogeni. “È una corsa contro il tempo: i virus non aspettano i nostri tempi. Servono infrastrutture permanenti, capaci di trasformare le scoperte scientifiche in risposte operative concrete”.

Ad oggi, non ci sono rischi immediati per la salute pubblica in Europa, ma il contesto richiede prudenza. “La situazione è sotto controllo – conclude Lopalco – ma solo se le autorità continueranno a svolgere con efficienza il loro lavoro. L’esperienza della pandemia da Covid-19 ci ha insegnato che non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli