lunedì, Novembre 10, 2025
spot_img

7 trapianti in 24 ore, record italiano per il Niguarda

All’ospedale Niguarda di Milano si è compiuta una vera e propria “staffetta per la vita”: in sole 24 ore, un team multidisciplinare di medici ha trapiantato 3 cuori, 3 fegati e 1 rene su 7 pazienti. Un’impresa senza precedenti che conferma il ruolo del Niguarda come eccellenza internazionale nel campo della trapiantologia.

Un’impresa eccezionale per la trapiantologia italiana

Le sale operatorie del Niguarda hanno lavorato senza sosta per oltre 24 ore. Gli specialisti di cardiochirurgia e chirurgia generale si sono alternati in un’incredibile maratona chirurgica, un evento unico che rappresenta un primato in Italia. “Ogni anno effettuiamo 400 trapianti d’organo – spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’ospedale – significa che in media ne viene effettuato uno al giorno, festivi compresi. Essere in grado di trapiantare 7 organi in una sola giornata è straordinario, possibile solo in un ospedale capace di affrontare grandi complessità”.

Zoli ha sottolineato l’importanza della logistica e dell’organizzazione: “Ogni intervento coinvolge decine di persone tra medici, infermieri e tecnici. Tutto ciò richiede professionalità e un lavoro di squadra impeccabile. Ancora una volta, Niguarda ha dimostrato come la donazione di organi possa tradursi in nuove speranze di vita per i pazienti”.

Dall’alba al mattino successivo: una maratona chirurgica senza precedenti

La giornata record è iniziata il 19 novembre alle 6:35 con un trapianto di fegato e si è conclusa la mattina seguente con un trapianto di rene. Nel mezzo, nelle sale operatorie si sono svolti altri due trapianti di fegato e tre di cuore, per un totale di sette interventi su sette pazienti.

“Due di questi interventi sono stati particolarmente significativi – racconta Andrea Lauterio, direttore facente funzione della Chirurgia Generale e dei Trapianti – Uno ha riguardato l’utilizzo di un organo prelevato da un donatore pediatrico trapiantato in un ricevente adulto, grazie alla compatibilità tra i due. Un altro caso ha visto il trapianto di un rene da un donatore a cuore fermo (DCD), conservato grazie a macchine da perfusione che ne hanno preservato la funzionalità fino all’intervento”.

Cardiochirurgia: tre cuori nuovi in un solo giorno

Parallelamente, Claudio Russo, direttore della Cardiochirurgia e Trapianto del Cuore del Niguarda, e la sua equipe hanno completato tre trapianti di cuore consecutivi. “Uno dei cuori donati proveniva da un donatore a cuore fermo – spiega Russo – Il primo paziente soffriva di una cardiomiopatia causata da una patologia valvolare, il secondo aveva subito un esteso infarto, mentre il terzo era ricoverato in Unità Coronarica a causa di una cardiomiopatia primitiva. Tutti hanno ricevuto un cuore nuovo lo stesso giorno, un dono che ha rappresentato l’unica possibilità di cura”.

Un lavoro di squadra multidisciplinare

Dietro il successo di questa straordinaria giornata si cela il lavoro coordinato di equipe chirurgiche, anestesiologiche e infermieristiche, supportate da numerosi specialisti. Hanno collaborato epatologi, cardiologi, nefrologi, oncologi, radiologi e anatomopatologi, dimostrando come l’approccio multidisciplinare sia cruciale per garantire il successo degli interventi.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli