Il trascorrere del tempo si riflette sul nostro corpo e, in particolare, sul nostro viso. Per coloro che desiderano ritrovare uno sguardo fresco e ringiovanito entra in gioco la Chirurgia plastica. Il Dott. Franco Migliori, specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica, presenta l’intervento di Blefaroplastica.
a cosa serve l’intervento di blefaroplastica?
«Si tratta di un intervento volto a correggere i segni del tempo che, con il passare degli anni, compaiono nella zona intorno agli occhi. L’invecchiamento del viso spesso conferisce a donne e uomini un aspetto stanco, caratterizzato da uno sguardo appesantito e spento; questo dipende dal fatto che le palpebre, nel tempo, finiscono spesso per presentare delle criticità. Prendiamo le palpebre superiori: generalmente il problema è dato dall’eccesso di pelle con pieghe che possono diventare anche molto grandi, finendo per appoggiarsi sulle ciglia. Non si tratta, dunque, sempre esclusivamente di pura estetica, in situazioni come queste anche l’aspetto funzionale concorre alla scelta di sottoporsi ad un intervento di Blefaroplastica, basti pensare che nei casi più gravi i pazienti fanno fatica addirittura ad aprire gli occhi a causa di una palpebra ormai molto pesante».
la blefaroplastica riguarda anche le cosiddette “borse”?
«Per quanto riguarda le palpebre inferiori, solitamente il difetto più diffuso è dato dalla formazione della ‘borsa’, ovvero la fuoriuscita del grasso periorbitario che tende ad erniare all’infuori, riempiendo la palpebra inferiore e donando agli occhi quell’aspetto gonfio che conferisce qualche anno in più all’intero volto».
blefaroplastica si possono correggere entrambi i difetti?
«Sì, anche se gli interventi differiscono tra loro. Nel caso della Blefaroplastica superiore lo specialista è chiamato a correggere l’eccesso di cute; attraverso l’intervento di Blefaroplastica inferiore, invece, si interviene allo scopo di estrarre l’eccesso di grasso. In entrambi i casi l’intervento avviene ambulatorialmente, in anestesia locale, tranne rare situazioni in cui il paziente stesso avanza richieste diverse dettate solitamente dallo stato ansioso che gli genera l’idea di essere cosciente durante un’operazione chirurgica».
parliamo della fase post operatoria
Nei giorni immediatamente successivi all’intervento il paziente presenta gonfiore agli occhi e lividi che potrebbero muoversi ‘per gravità’, potrebbero dunque tendere verso la parte più bassa del viso. Il gonfiore sparisce generalmente nel giro di tre o quattro giorni. Una volta che la zona non è più gonfia, si può riprendere la normale vita sociale magari mascherando i lividi con degli occhiali o utilizzando appositi cosmetici in vendita in farmacia. Inoltre ci si può riprendere ad allenare, fatta eccezione per gli sport di contatto, all’incirca dopo una decina di giorni, in accordo con lo specialista. Anche l’attività lavorativa può essere ripresa abbastanza rapidamente, considerando ovviamente il tipo di lavoro svolto».
Rimangono delle cicatrici visibili dopo la blefaroplastica ?
«Le cicatrici che seguono alla Blefaroplastica sono tra le migliori possibili. I tessuti della palpebra cicatrizzano meglio di tutto il resto del corpo quindi è ragionevole affermare che nel giro di sei mesi, un anno le cicatrici non saranno quasi più visibili».
Quale scadenza la blefaroplastica ?
«Nell’ambito della Chirurgia plastica sappiamo che quasi tutti gli interventi di ringiovanimento necessitano di essere ripetuti a distanza di pochi anni. Nel caso delle palpebra, se il primo intervento è ben riuscito e se il paziente si impegna a condurre una vita sana, l’intervento ha una durata medio lunga. Potrebbe essere necessario intervenire nuovamente anche dopo otto o dieci anni. Un bel traguardo, se si considera che – ad esempio – il lifting necessità di un nuovo intervento circa ogni paio d’anni».