domenica, Maggio 18, 2025
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Il talco classificato come probabile cancerogeno

Classificazione della IARC

Il talco è stato classificato come “probabile cancerogeno per l’uomo” dalla IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e inserito nel gruppo 2A. Questo gruppo include sostanze come le carni rosse, gli steroidi e le emissioni da fritture ad alte temperature, ed è il secondo livello più alto di certezza che una sostanza possa causare tumori, spiega la IARC. Le nuove valutazioni su talco e acrilonitrile sono state comunicate e riassunte su ‘The Lancet Oncology’ e saranno descritte nel dettaglio nel volume 136 delle ‘Monografie IARC’, previsto per il 2025.

Esposizione al talco

Il talco è un minerale naturale estratto in diverse regioni del mondo, ricorda la IARC. L’esposizione a questa sostanza può avvenire in ambito professionale, durante l’estrazione, la macinazione, la lavorazione del materiale, o durante la produzione di prodotti che lo contengono. La popolazione generale può essere esposta attraverso cosmetici e polveri per il corpo, ma anche, in misura minore, tramite alimenti, farmaci e altri prodotti di consumo.

La valutazione della IARC, condotta da un team di 29 esperti, si è focalizzata sui talchi non contenenti amianto. Quelli che contengono amianto rimangono classificati nel gruppo 1, il più alto della classificazione (“cancerogeni per l’uomo”). Il talco in generale è stato inserito nel gruppo 2A, sostituendo le precedenti definizioni “talco non contenente amianto o fibre asbestiformi” e “uso perineale di baby-polveri a base di talco”, che erano precedentemente classificate nel gruppo 2B (“possibili cancerogeni per l’uomo”).

Evidenze scientifiche

“Dopo aver esaminato attentamente la letteratura scientifica disponibile – spiega l’agenzia – il gruppo di lavoro ha classificato il talco come probabilmente cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A) sulla base di una combinazione di evidenze limitate per il cancro negli esseri umani (ovaie), sufficienti per il cancro negli animali da esperimento e forti prove meccanicistiche che il talco presenta caratteristiche chiave degli agenti cancerogeni nelle cellule primarie umane e nei sistemi sperimentali”. La IARC riporta che “numerosi studi hanno dimostrato costantemente un aumento dell’incidenza del cancro ovarico in chi auto-segnala l’uso di polveri per il corpo nella regione perineale. Sebbene la valutazione si sia concentrata sul talco non contenente amianto”, l’agenzia precisa che “nella maggior parte degli studi non è stato possibile escludere la contaminazione del talco con amianto”. Per questo, puntualizza, “non è stato possibile stabilire pienamente un ruolo causale per il talco” nell’associazione con i tumori.

Acrilonitrile classificato cancerogeno

Quanto all’acrilonitrile, è stato classificato come “cancerogeno per l’uomo” (gruppo 1) dalla IARC, basandosi su un “livello sufficiente di evidenze per il cancro ai polmoni” e su “prove limitate per il tumore della vescica”.

L’acrilonitrile è un composto organico volatile utilizzato principalmente nella produzione di polimeri impiegati in vari settori, tra cui fibre per abbigliamento, tappeti e altri tessuti, plastica per prodotti di consumo, componenti automobilistici e costruzioni, spiega la IARC dell’OMS. L’esposizione professionale a questa sostanza può avvenire durante la produzione del composto e il suo utilizzo per ottenere polimeri. Tuttavia, l’acrilonitrile è presente anche nel fumo di sigaretta, rappresentando la principale via di esposizione per la popolazione generale, incluso il fumo passivo. Un’altra fonte di esposizione è l’inquinamento atmosferico.

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