giovedì, Febbraio 13, 2025
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La tua solitudine è ricercata o subita?

“Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.”

Jean Paul Sartre

La solitudine è un isolamento sociale percepito. Sentirsi soli non equivale ad essere soli, infatti la solitudine può essere percepita sia quando siamo soli, sia quando siamo in compagnia di altre persone. Si può distinguere tra solitudine subìta e solitudine ricercata, desiderata La prima coincide con la fastidiosa e talvolta sofferta, percezione di “sentirsi soli”. La seconda con la scelta consapevole di “stare soli”.

LA SOLITUDINE SUBITA

La solitudine subìta si manifesta con la difficoltà a costruire relazioni e intessere legami, dovuta spesso a sensazioni di inadeguatezza, insicurezza nel mettersi in gioco con le proprie qualità e i propri limiti, paure nell’aprirsi all’altro, timori del giudizio nei nostri confronti. E’ una sensazione intensa e catastrofica che viene sperimentata in alcuni momenti della vita, può durare per un giorno, per un periodo o alterna cicli nel corso dell’esistenza. E’ qualcosa di persistente che appartiene all’individuo e lo accompagna nonostante gli impegni, il lavoro e la vita sociale. Si ha il presentimento di non essere capiti, nonostante ci siano molte persone emotivamente vicine. Si entra in un circuito vizioso, ci si sente giù di morale con poche vie di uscita. Tutto questo ci porta talvolta a costruire un muro difensivo intorno a noi, con un’apparente funzione protettiva; in realtà ci isoliamo dal mondo creandoci una pseudo-realtà che può sembrarci comoda, perché priva di conflitti e scontri, ma che a lungo andare ci fa soffrire perché rimuove il bisogno di ogni essere umano a socializzare.

Esistono vari tipi di solitudine

  • Solitudine emotiva

Denota la mancanza di relazioni sociali e relazioni profonde, la si può provare a seguito di situazioni traumatiche, tra le più frequenti c’è la perdita di una persona cara, la fine di un amore o la perdita di un lavoro.

  • La solitudine interiore

È spesso associata all’abbandono, al sentimento di tristezza, al bisogno profondo di conforto, affetto ed appartenenza ad un gruppo.

  • Solitudine esistenziale

È uno stato in cui la solitudine è mescolata al dubbio esistenziale e l’individuo percepisce questa emozione come unicità soggettiva comune a tutti gli esseri umani ma non condivisibile. L’esistenza può essere percepita come qualcosa di radicalmente separato dal nostro ambiente e da coloro che lo abitano

  • Solitudine sociale

Spesso è generata dall’esclusione del soggetto da uno o più gruppi sociali, familiari o aggregativi oppure da un profondo senso di diversità del proprio essere rispetto al sentire altrui.

EFFETTI DELLA SOLITUDINE SUBITA

Non accogliersi di questi stati d’animo e non lavorare su se stessi può portare ad una condizione psicologica più profonda, che può essere la fonte di disturbi d’ansia, depressione o dipendenze. Queste ultime possono essere cibo, droghe, alcool sembrano riempire apparentemente il vuoto interiore al punto che poi non si riesce a farne a meno. Sono numerosi i sintomi somatici che possono comparire in momenti cronici di solitudine come il disturbo del sonno, incremento di stress, più in generale il sistema immunitario va in tilt e mostra effetti psicosomatici. Questo è il momento in cui è possibile che si venga esposti maggiormente alle malattie, il corpo viene attaccato da agenti patogeni.

La solitudine ricercata

La solitudine ricercata è la scelta consapevole di “stare soli”. L’occasione per guardarsi dentro e far un’autoanalisi di ciò che ci fa star bene e che ci rende felici indipendentemente dal rapporto con gli altri. Scoprire competenze mai sperimentate in precedenza E’ importante per questo cercare attimi da ritagliare, tempi di solitudine per imparare a stare con se stessi, percepirne la bellezza, venire a conoscenza del fatto che i migliori amici che potremmo mai avere siamo noi stessi.

Gli importanti vantaggi della solitudine desiderata:

  • L’introspezione

L’introspezione non deve far paura ma è da ricercare e conoscere. Ritagliarsi momenti di solitudine che ci permettono di riflettere sul nostro percorso di vita aiuta la crescita personale.

  • Poter essere persone mature

La solitudine dà modo di venire a diretto contatto con i propri problemi, siano essi pratici, psichici, emotivi o del corpo. Stare soli garantisce l’emergere di soluzioni originali e personali, ma assicura anche la certezza di possedere le risorse necessarie per affrontare qualsiasi difficoltà. Questo farà fiorire una persona indipendente, con maggior autostima ed emotivamente più forte

  •  Aumentare la creatività

Il processo creativo è un flusso senza controllo che sgorga spontaneo dalla mente, esso è una risorsa fondamentale per trovare il centro di sé. Spesso può scaturire anche dal senso di noia.

  • Liberarsi dai pregiudizi

Le solite persone, i soliti amici, le solite cose del quotidiano addormentano la mente, standardizzano il pensiero ed omologano le idee a quelle degli altri. Stare da soli fa in modo di riconoscere la propria unicità, le divergenze di pensiero e idee rispetto a quelle degli altri, riflettere sui discorsi che si ascoltano e sviluppare un pensiero critico.

  •  Rinforzare la mente

E’ vero che quando si soffre si ha bisogno di confidarsi, scambiare idee, sfogarsi ma in questo modo si corre il rischio di rimanere invischiati nella confusione che i consigli o le opinioni degli altri spesso provocano soprattutto in chi è avvolto nella sofferenza. Nei momenti che riteniamo oscuri e dove intono non c’è altro che buio, è bene cercare la propria solitudine, il proprio spazio per ascoltare le emozioni che mente e corpo ci rimandano, in questo modo possiamo toccare e vedere la parte più profonda di noi che, automaticamente ci porterà a trovare modi nuovi di affrontare la nostra realtà seppur, all’apparenza, posa sembrarci sconosciuta. Saremo così liberi ed autosufficienti e la mente diverrà lucida e forte.

Come abbiamo visto i due tipi di solitudine hanno risvolti sia positivi che negativi nella vita di tutti i giorni, siamo noi a scegliere il nostro equilibrio interiore e a poter fare la differenza. Tenere a mente le proprie necessità e conoscere a fondo sia gli altri che se stessi è una risorsa imprescindibile per una vita sana ed equilibrata.

 

 

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