La visita oculistica serve a esaminare la salute degli occhi e la loro capacità visiva, ma anche la presenza di malattie o di fattori di rischio (come il diabete o l’ipertensione) che nel tempo possono compromettere la vista.
È molto importante sottoporre a controlli periodici anche i bambini, per verificare il corretto sviluppo dell’apparato oculare.
Campanelli d’allarme
I principali segnali da non sottovalutare, dietro i quali potrebbero celarsi dei problemi della vista, si manifestano quando i bambini:
- chiudono male le palpebre
- strizzano frequentemente gli occhi
- inclinano la testa quando cercano di focalizzare qualcosa
- si avvicinano eccessivamente a oggetti e TV
- sono infastiditi dalla luce intensa
- si strofinano spesso gli occhi
- soffrono di cefalea
- hanno occhi arrossati, con assente o eccessiva lacrimazione
- non distinguono bene le persone e le cose che li circondano
- presentano un riflesso strano dell’occhio
- fanno fatica a concentrarsi.
Difetti della vista
Tra i difetti della vista più comuni possiamo menzionare:
- miopia – la diminuzione della capacità di messa a fuoco degli oggetti distanti
- ipermetropia – quando gli oggetti vicini appaiono sfocati
- astigmatismo – si ha una visione distorta sia da lontano che da vicino
- strabismo – disturbo legato a un cattivo coordinamento dell’azione dei muscoli oculari. Nei primi 6 mesi di vita non è necessariamente problematico
- ambliopia o “occhio pigro” – la riduzione della capacità visiva di uno dei due occhi.
A ogni età la sua visita oculistica
Gli esperti consigliano di controllare la vista alla nascita, poi al sesto mese, al compimento dei 3 anni e quindi dei 6.
Ovviamente le modalità variano molto in base all’età del bambino.
Alla nascita
La prima visita, quando il piccolo è appena nato, serve a controllare l’eventuale presenza di malformazioni congenite o di infezioni conseguenti al parto.
Sesto mese
Quando il bambino ha un’età compresa tra i 6 e i 9 mesi, si controlla il movimento coordinato e sincrono dei bulbi oculari. Valutando la trasparenza di alcune componenti del bulbo oculare (es. cristallino) e l’integrità del fondo oculare, si possono escludere patologie della cornea, del cristallino, del nervo ottico e della retina.
Terzo anno
La visita a 3 anni è più complessa e serve a escludere deficit visivi, primo fra tutti lo strabismo.
Dai 6 anni in su
Quando il bambino raggiunge l’età scolare è importante valutare con precisione l’acutezza visiva, per escludere o correggere eventuali difetti visivi.
La visita oculistica comprende la misurazione della vista e del tono oculare e l’esame periodico del fondo oculare.
Successivamente, in assenza di patologie o disturbi visivi particolari, la visita oculistica andrebbe fatta ogni 2-3 anni, per prevenire eventuali quadri patologici. In particolare tra i 12 e i 14 anni, quando c’è un picco di sviluppo della miopia piuttosto importante.
Il maggior impegno visivo potrebbe rendere necessaria l’applicazione di lenti correttive.