Naso congestionato o che cola, disturbi del sonno, diminuzione dell’olfatto. Sono questi solo alcuni dei sintomi riferiti dai soggetti che soffrono di problemi respiratori, per le cause più varie. Insieme al Dott. Giuseppe Moratti, specialista Otorinolaringoiatra, scopriamo di più su cause, sintomi, diagnosi e trattamento delle patologie che causano difficoltà respiratorie.
Cosa intendiamo per difficoltà respiratoria nasale?
Si intende un’ostruzione respiratoria nasale. Il paziente presenta difficoltà a respirare con il naso, avvertendo il cosiddetto naso chiuso. Il limitato afflusso d’aria attraverso il naso può determinare un peggioramento della qualità della vita. Inoltre, se non trattata, questa condizione può determinare delle patologie come la rinosinusite.
Quali sono le principali cause di difficoltà respiratoria nasale?
Tra le cause principali abbiamo l’ipertrofia dei turbinati inferiori. I turbinati hanno la funzione di riscaldare, umidificare e filtrare l’aria. Hanno una capacità elastica, quindi aumentano e diminuiscono di volume in base a determinate situazioni (come il passaggio dal secco all’umido o dal caldo al freddo e viceversa), o per problematiche infiammatorie tipo le riniti o per le deviazioni del setto nasale o per cause irritative.
Anche la deviazione del setto nasale tra le cause?
Una seconda causa è proprio la deviazione del setto nasale. Il setto, formato da osso e cartilagine, ha il compito di separare le due fosse nasali. Solitamente la deviazione nasale può essere congenita o secondaria ad un trauma. La deviazione del setto determina una difficoltà respiratoria, in quanto oltre alla suddetta deviazione c’è anche l’aumento del volume dei turbinati inferiori.
Le cause di difficoltà respiratoria possono essere svariate…
Certo, eccone altre, come le riniti. La rinite allergica, che si caratterizza dal punto di vista anatomico da un’ipertrofia dei turbinati inferiori. Oltre alla difficoltà respiratoria, abbiamo anche prurito nasale, starnuti e naso congesto.
E la rinite vasomotoria, che si caratterizza per un aumento di volume dei turbinati e da naso che cola, in quanto c’è in determinate situazioni come smog e passaggio caldo freddo e secco umido il turbinato è molto sollecitato e quindi c’è questa iperproduzione di muco.
Poi abbiamo le rinosinusiti che si caratterizzano per l’infiammazione dei seni paranasali (mascellare, etmoide, sfenoide e frontale) che determina una secrezione nasale, con difficoltà respiratoria e abbassamento dell’olfatto (iposmia).
Anche i polipi nasali tra le cause, una patologia infiammatoria. I polipi, di consistenza gelatinosa, occupano spazio quindi si ha una difficoltà respiratoria nasale con secrezione e iposmia.
E nei bambini?
Nei bambini ricordiamo che le difficoltà respiratorie sono determinate dall’ipertrofia delle adenoidi, in quanto le adenoidi nei piccoli tendono ad essere ipertrofiche quindi aumentare di volume perché sotto continuo stimolo di agenti patogeni esterni. Va ricordato che attorno ai 10 12 anni le adenoidi vanno incontro ad atrofia.
Qual è la sintomatologia tipica dell’ostruzione nasale?
I sintomi più importanti sono difficoltà respiratorie nasali a riposo o durante attività fisica, congestione nasale, rinorrea (naso che cola), dolori facciali – cefalea, disturbi dell’olfatto (iposmia) e del gusto. Inoltre problemi del sonno (russamento) o ovattamento auricolare.
Come avviene la diagnosi?
La diagnosi si caratterizza dalla visita otorinolaringoiatrica con rinoscopia anteriore, che valuta la presenza di deviazione settale e ipertrofia dei turbinati inferiori. Lo specialista ha a disposizione anche la rinoscopia con fibre ottiche, che valuta la parte posteriore delle fosse nasali (turbinati medi e meati medi); e la rinomanometria, esame che valuta il flusso e le resistenze respiratorie nasali. Per diagnosi differenziale, in alcuni casi, si richiede tac del massiccio facciale
Come si interviene?
La terapia è volta a cercare di far respirare meglio il naso. A livello medico si ricorre a spray nasali cortisonici che riducono l’infiammazione e diminuiscono il volume dei turbinati. Spray vasocostrittori, per un periodo di tempo limitato, per ridurre la congestione nasale. Spray di acqua marina e/o termale per tenere umidificate nella normalità le fosse nasali.
Se la terapia medica fallisce, abbiamo varie opzioni chirurgiche tra cui: decongestione chirurgica dei turbinati inferiori, che si effettua in anestesia locale; settoplastica, intervento in anestesia generale che elimina la parte osseo cartilaginea deviata; chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS), per l’asportazione dei polipi nasali e per rimuovere tessuto infiammatorio all’interno dei seni paranasali.


