Dopo un intervento chirurgico alla spalla, il ritorno alle attività sportive, in particolare quelle ad alta intensità, dipende da vari fattori. È possibile tornare in campo, ma è importante seguire scrupolosamente il percorso riabilitativo, essenziale per garantire una ripresa sicura e duratura. Con il giusto intervento chirurgico e un adeguato programma di fisioterapia, l’atleta può tornare a fare sport, riducendo il rischio di recidive e infortuni.
Approfondiamo insieme al Dott. Davide Pastorino, Chirurgo ortopedico specializzato nel trattamento delle patologie di spalla e ginocchio.
Cosa succede dopo un intervento alla spalla?
“Subito dopo l’intervento, il recupero inizia con un periodo iniziale di riposo e immobilizzazione, che serve a garantire la guarigione dei tessuti e la stabilità della spalla. Questa fase è fondamentale per prevenire complicazioni e infortuni. Il successivo passo è la fisioterapia, che durerà alcuni mesi”.

In cosa consiste, generalmente, la riabilitazione?
“La fisioterapia post-operatoria si concentra principalmente su due obiettivi chiave: il rinforzo muscolare della spalla e il recupero della stabilità e della propriocezione. Il rafforzamento dei muscoli che supportano la spalla è essenziale per garantire stabilità a lungo termine. Si inizia con esercizi a bassa intensità e, man mano che la spalla guarisce, si rendono più complessi per migliorare la forza e la resistenza. In parallelo al rinforzo muscolare, si lavora sulla propriocezione, ovvero la consapevolezza del movimento e della posizione della spalla nello spazio. Esercizi mirati migliorano l’equilibrio e il controllo della spalla, riducendo il rischio di nuovi infortuni”.
Quindi si può tornare a fare sport. Ma a quali condizioni?
“Il tipo di sport praticato è un altro fattore importante da considerare. Sport ad alta intensità, come il calcio, la pallavolo, il tennis e il basket, possono richiedere più tempo per il recupero rispetto a sport più delicati come il nuoto o la camminata leggera. In generale, il ritorno in campo avviene dopo circa 4-6 mesi, ma dipende molto dall’individuo, dalla sua risposta alla fisioterapia e dalla gravità dell’intervento. Inizialmente, gli sport a basso impatto sono preferibili, in quanto non mettono sotto stress eccessivo la spalla. Attività come il nuoto (se praticato correttamente) o la cyclette possono essere riprese già dopo alcune settimane, sempre sotto la supervisione di un fisioterapista”.
A quando il “ritorno in campo”?
“Il ritorno in campo non avviene mai in modo affrettato, ma con pazienza, determinazione e un programma di recupero ben strutturato. Una volta che il muscolo è sufficientemente rinforzato e la stabilità della spalla è stata raggiunta, l’atleta può iniziare a fare esercizi più specifici per il ritorno all’attività sportiva. Ad esempio, esercizi funzionali che replicano i movimenti specifici dello sport praticato, per garantire che la spalla sia pronta per il gesto atletico. Importante il monitoraggio continuo da parte del fisioterapista, che lavorerà a stretto contatto con l’atleta, monitorando la progressione e intervenendo prontamente in caso di problematiche”.