Sono 55mila i casi di carcinoma alla mammella registrati nel 2021. L’ultimo anno di cui sono disponibili i dati del report “I numeri del cancro in Italia”. Un percorso spesso segnato da sofferenza, dolore e interventi chirurgici invasivi.
A seguito della mastectomia, per coprire le cicatrici e riconquistare il proprio benessere psicologico, alcune donne scelgono di sottoporsi a un’operazione di ricostruzione. Altre, invece, optano per un tatuaggio dell’areola e del capezzolo.
Un tatuaggio medicale post tumore seno
Nell’ambito dell’attività senologica svolta dalla U.O.C. di Chirurgia 2 dell’Azienda Ospedaliera Cona di Ferrara è stato attivato un ambulatorio di dermopigmentazione per le donne operate di tumore alla mammella. Al suo interno vengono realizzati dei tatuaggi dell’areola e del capezzolo con finalità medica.
Il servizio viene fornito da una struttura sanitaria, senza dover ricorrere – come in passato – a professionisti privati, pagando di tasca propria.
La dermopigmentazione
In estrema sintesi, la dermopigmentazione è la tecnica modificata di tatuaggio usata per coprire condizioni patologiche del derma. Il tutto al di ripristinare l’aspetto di una cute sana, attraverso un’iniezione sottocutanea, di pigmenti specifici in campo sterile.
«Per motivi di sicurezza igienica, il tatuaggio – spiega il Prof. Paolo Carcofaro, Direttore dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia 2 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e Presidente della Società Italiana di Chirurgia Geriatrica (S.I.C.G.) –- viene effettuato da un operatore sanitario specializzato. Comporta più sedute, in cui è necessario costruire un rapporto di fiducia con la paziente, basato sull’ascolto e sulla capacità di infondere serenità e sicurezza». Possono usufruire del servizio tutte le donne – di età pari o inferiore ai 70 anni – che hanno subito un trattamento chirurgico di asportazione del complesso areola-capezzolo.
«Prima della procedura – puntualizza il Prof. Carcofaro – la paziente sostiene un colloquio formativo-informativo preliminare. Durante l’incontro un professionista valuta la presenza delle condizioni necessarie per il trattamento, raccogliendo anamnesi, percorso della malattia e conseguenze psicologiche derivanti dall’intervento chirurgico».
Una pratica importantissima
Il tatuaggio dell’areola e del capezzolo con finalità mediche è una procedura di grande importanza. Essa, infatti, offre alle donne operate al seno la possibilità di concludere – all’interno di una struttura sanitaria accreditata nota come “Brest Unit” – un percorso difficile come quello contro il cancro. L’obiettivo è far riacquistare loro fiducia in sé stesse e migliorare il rapporto che hanno con il proprio corpo che, a seguito di un intervento di mastectomia, cambia necessariamente.
Si tratta di un servizio fondamentale, ad oggi offerto da pochissimi i centri pubblici sul territorio nazionale. Fino a questo momento, infatti, le pazienti che hanno adottato questo genere di soluzioni si sono dovute rivolgere a professionisti privati.