Nel 2024, si stimano circa 390.100 nuove diagnosi di tumore in Italia, un dato stabile rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, la metà delle persone che si ammala ha oggi la possibilità di guarire, con un’aspettativa di vita simile a quella della popolazione sana. Questi risultati sono evidenziati nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2024” a cura dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).
I dati mostrano un calo della mortalità tra i giovani adulti negli ultimi 15 anni, con una riduzione significativa dei decessi per tumore polmonare, in particolare tra le donne, il -46,4% e gli uomini il -35,5%.
L’aumento della prevalenza dei sopravvissuti
La ricerca, che ha analizzato i dati provenienti da 35 Registri Tumori, coprendo l’80% della popolazione italiana, ha rivelato un trend positivo nella crescita della prevalenza dei sopravvissuti al cancro. Ogni anno, infatti, si registra un aumento dell’1,5% delle persone che vivono dopo una diagnosi di tumore, un segno concreto dei progressi raggiunti nelle cure e nel trattamento oncologico.
Attualmente, quasi 3,7 milioni di italiani convivono con una diagnosi oncologica, un numero che continua a salire grazie ai miglioramenti nei tassi di sopravvivenza. Questo fenomeno è il risultato di diversi fattori, tra cui l’adozione di terapie più mirate e personalizzate, l’innovazione nella medicina oncologica, la diagnosi precoce e l’accesso a trattamenti sempre più efficaci. Questi progressi hanno contribuito a trasformare il cancro da una malattia inevitabilmente mortale a una condizione con la quale molte persone riescono a convivere a lungo, grazie anche alla gestione dei fattori psicologici e alla qualità della vita post-trattamento.
La crescita del numero di sopravvissuti ha anche importanti implicazioni sociali ed economiche, infatti, da un lato, le persone che superano la malattia devono affrontare sfide legate al follow-up medico e all’assistenza a lungo termine, per monitorare eventuali recidive e gestire gli effetti collaterali a lungo termine dei trattamenti. Dall’altro lato, la società deve evolversi per rispondere a queste esigenze, assicurando servizi di supporto adeguati, inclusi psicologici, nutrizionali e fisici, per favorire un reinserimento completo nella vita quotidiana.
Le buone probabilità di guarigione
La probabilità di guarigione varia a seconda del tipo di cancro e dello stadio in cui viene diagnosticato. Per il tumore al seno, la probabilità di guarigione è del 73%, mentre per il tumore del colon-retto è del 56%; ma una diagnosi precoce può migliorare significativamente queste percentuali.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza di investire nella prevenzione, promuovendo uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta e una maggiore partecipazione agli screening. La dieta mediterranea, ad esempio, può ridurre la mortalità del 10%, prevenendo diversi tipi di cancro.