Dopo diversi anni in cui ha avuto la fortuna di lavorare tra Milano, Lisbona e il Lussemburgo, il Dott. Guido Picciocchi, specialista in Odontoiatria ed estetica dentale, riceve oggi a Genova e Savona.
Da quando utilizza gli Intra-Oral Scanner?
«Grazie alla Digital Dentistry Society, di cui sono membro attivo dal 2013 – spiega il Dott. Picciocchi – ho avuto modo di vedere personalmente lo sviluppo degli Intra-Oral Scanner. Quando si parla di Odontoiatria digitale si pensa a un qualcosa di futuristico: in realtà è un argomento attuale. Parliamo di strumenti altamente affidabili, tanto potenti quanto compatti, proprio perché devono riconoscere la forma della bocca tramite piccole foto in cui si alternano luci e ombre e trovare una propria dimensione spaziale. La differenza tra uno scanner da banco e un Intra-Oral Scanner, infatti, è che, mentre il primo ha una direzione fissa, il secondo si muove nello spazio». Una tecnologia precisa e facilmente utilizzabile, che proprio per questo si sta diffondendo in maniera importante.
Quali sono i vantaggi per il paziente?
«Esistono numerosissimi vantaggi per i pazienti. Il primo è senza dubbio quello di eliminare la classica pasta utilizzata nelle impronte tradizionali, da sempre considerata svantaggiosa proprio per il tempo in cui dovevano stare in bocca, tra i 3 e i 7 minuti. Va da sé che avere un oggetto non strettamente a contatto con il palato stabilisce un comfort maggiore per i pazienti». L’evoluzione si è vista principalmente nei pazienti con riflesso del vomito e in quelli bulimici, che – non trovandosi più a dover sopportare l’ingombro in bocca dell’impronta – hanno garantiti un trattamento e una cura maggiormente confortevoli e di successo.
«Un altro punto interessante riguarda la comunicazione – continua lo specialista – poiché, mentre utilizziamo l’Intra-Oral Scanner, ciò che registra viene proiettato su uno schermo e mostrato direttamente al paziente. Così è possibile constatare tempestivamente la situazione e, una volta terminata la scansione, visionare dei veri e propri modelli in 3D della bozza».
Quali sono i vantaggi in termini di prestazione e piano di trattamento?
«Il piano di trattamento è stato completamente rivoluzionato con l’avvento degli scanner, per diversi motivi. Il primo è che un modello tridimensionale dà la possibilità sia al paziente che al dentista di visionare in qualunque momento il modello presente sul computer tramite una connessione iCloud. Oltre a ciò, in questo modo gli specialisti sono oggi in grado di prevedere cosa accadrà nella bocca».
«In passato, il grosso problema delle simulazioni in 2D e dei modelli tradizionali era la mancanza della posizione effettiva della bocca e delle labbra. Grazie all’Intra-Oral Scanner e alle moderne tecniche utilizzate, è invece oggi possibile rilevare anche gli altri tessuti circostanti, quali, ad esempio, quelli di sorriso e naso, dando così vita a simulazioni fedeli di come verrà il lavoro finale» conclude lo specialista.