L’asma, in forme e gravità diverse, è una patologie tra le più diffuse. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. La malattia, secondo un’indagine condotta dall’Italian study on asthma in young adults (Isaya), è più presente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e la sua prevalenza cresce all’aumentare della temperatura media e al diminuire dell’escursione termica.

 

LEGGI ANCHE: Allergia di primavera: sintomi, cause e rimedi

 

In occasione della Giornata Mondiale dell’Asma 2021, conosciamo le attività dell’Associazione “Respiriamo Insieme-APS, da sempre impegnata per dare un sostegno concreto a quanti soffrono di asma, asma grave e allergie, attraverso il coinvolgimento di medici, specialisti, ricercatori, psicologi e pazienti stessi.

“Crediamo in azioni sinergiche concepite e sostenute da persone diverse tra loro per competenze ma con lo stesso obiettivo condiviso: il miglioramento della qualità della vita delle persone asmatiche. Per controllare meglio l’asma – precisa Simona BARBAGLIA, Presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS e mamma di un ragazzo asmatico – serve la collaborazione di tutti, dal medico allo psicologo all’amico che ha l’asma come te. Quest’anno il tema della Giornata è un invito a superare i miti sbagliati legati all’asma, e la nostra associazione ha sempre dedicato grande attenzione all’informazione e all’educazione terapeutica al paziente attraverso le proprie attività e progetti che vedono coinvolti tutti gli stakeholder, perchè insieme siamo certi riusciremo a garantire risultati migliori per tutti”.

  

Una community nata in pandemia

  • Facebook
  • cinguettare
  • LinkedIn
  • Pinterest

 

Gli oltre 300mila pazienti con asma, asma grave e allergie hanno uno spazio digitale di interazione e dialogo per imparare a conoscere e gestire meglio la propria malattia. Si tratta di una vera a propria comunità digitale (Respiriamo Insieme Community) creata dall’associazione Respiriamo Insieme-APS proprio durante la pandemia, destinata a tutti i pazienti, ai loro familiari, caregiver e a tutte le persone che condividono con i pazienti la vita quotidiana.

 

“Il progetto RIC nasce dall’analisi dei bisogni emersi durante i numerosi progetti realizzati dal 2016 a oggi. A seguito delle numerose richieste ricevute nel primo lockdown – evidenzia Simona BARBAGLIA – abbiamo deciso di concretizzare questo spazio digitale di interazione e dialogo per accogliere, orientare, informare e dotare i pazienti di nuovi strumenti per gestire meglio la malattia. La nostra forza è la squadra fatta di medici, specialisti, psicologi e pazienti coinvolti in un percorso di conoscenza, consapevolezza e crescita”.

  

Una gara di meme per raccontare l’asma

  • Facebook
  • cinguettare
  • LinkedIn
  • Pinterest

 

È possibile far conoscere l’asma attraverso una sensazione, un’esperienza, un’emozione?
Respiriamo Insieme in occasione della Giornata Mondiale dell’Asma, si è ispirata al meme per far spiegare graficamente cosa significa vivere e gestire l’asma.
E’ facile: basterà creare uno o più meme sulla propria esperienza (anche emozionale) con la malattia, condividerli sui propri canali social e taggare Respiriamo Insieme #asmameme #respiriamoinsiemememe per un re-post.

 

Nel corso della Giornata Mondiale dell’Asma del 5 maggio, la giuria (composta dal Comitato scientifico e direttivo dell’associazione) voterà la migliore creazione premiandola con due biglietti di un concerto dell’artista preferito del vincitore. “L’obiettivo è quello di avviare un nuovo e più adeguato canale comunicativo riservato ai giovani, fiduciosi questo sia capace di produrre un cambiamento significativo e duraturo – spiega Barbaglia – nella loro consapevolezza e gestione della malattia stessa. Crediamo che la consapevolezza e il coinvolgimento possano essere raggiunti anche attraverso semplici azioni, come questa iniziativa”.

  

Una survey sull’asma grave per saperne di più

  • Facebook
  • cinguettare
  • LinkedIn
  • Pinterest

 

Respiriamo Insieme, sin dalla sua costituzione ha l’asma grave come una tra le proprie priorità e vuole indagare questa malattia dal punto di vista del paziente attraverso una semplice survey online. Un obiettivo mai raggiunto finora e dal quale raccogliere più informazioni possibili per modellare gli interventi migliori e su misura per questi pazienti. “L’elaborazione dei dati ottenuti sarà fondamentale per andare incontro ai bisogni spesso non soddisfatti nella diagnosi e nel trattamento di questa malattia – continua Barbaglia – e per disegnare specifiche progettualità e attività che l’Associazione potrà realizzare a favore dei pazienti affetti da asma grave”.

  

Conosci l’asma grave?

  • Facebook
  • cinguettare
  • LinkedIn
  • Pinterest

 

L’utilizzo del nome dato alla malattia potrebbe indurre a ritenere che l’asma grave sia una semplice variante – sicuramente più invalidante – dell’asma che affligge milioni di italiani nel nostro paese, ma non è esattamente così. “L’asma grave si contraddistingue per la persistenza e la gravità dei sintomi, nonostante la corretta terapia con i farmaci necessari ad assicurare il controllo della malattia come gli steroidi inalatori associati ai broncodilatatori a lunga durata di azione, utilizzati nei pazienti con asma grave a dosaggi massimali.   In questi pazienti – spiega Gianna Camiciottoli, Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS, Professore Associato Università di Firenze, Responsabile Unit Asma Grave Ospedale Universitario Careggi di Firenze – è frequente l’utilizzo dei corticosteroidi sistemici, il mancato controllo della malattia che resta sempre sintomatica e la gravità dei sintomi stessi spesso impongono l’accesso al dipartimento di emergenza”.

  

Una petizione e un video per riconoscere l’asma grave

  • Facebook
  • cinguettare
  • LinkedIn
  • Pinterest

 

Riuscire a diagnosticare questa patologia tempestivamente, permette di garantire un ritorno a uno stile di vita accettabile, privo di eccessive ed evitabili rinunce quotidiane. Ecco perché l’associazione Respiriamo Insieme, ha lanciato 8 mesi fa (a settembre 2020), una petizione per chiedere nuove azioni per promuovere il riconoscimento dell’asma grave come patologia differenziata dall’asma.

 

“Chiediamo alle Istituzioni per l’asma grave l’assegnazione di un Codice di Esenzione diverso dall’asma, che comprenda un più ampio ventaglio di prestazioni diagnostiche e terapeutiche gratuite – conclude Barbaglia – in modo tale da poter prevenire le cronicità, diagnosticare tempestivamente la malattia e garantire terapie adeguate e la riabilitazione polmonare”.

  

Continua a seguirci sulle pagine Facebook e Instagram di Qui Salute Magazine!