La pandemia ha costretto gli amanti del fitness a ripensare i loro workout, abbandonando le palestre e gli allenamenti di gruppo per sessioni di fitness casalinghe e in solitaria. Inoltre lo stile di vita sedentario dovuto alla diffusione dello smartworking può contribuire all’insorgenza precoce di disturbi cardiovascolari, ipertensione, diabete e obesità. Per tenervi in forma, avete mai pensato di provare a saltare la corda? Scopriamo sulle pagine di Qui Salute Magazine cosa ne pensano gli esperti.
Salto alla corda: i benefici
È un’attività low cost che aiuta a mantenere la linea coinvolgendo braccia e gambe, allena il respiro e la muscolatura e migliora la funzione cardiovascolare. D’altronde, non è un caso se il salto alla corda fa parte delle attività quotidiane di atleti come calciatori o boxeur. Oltre a stimolare equilibrio e coordinazione, questo allenamento è ottimo per mantenere la densità ossea in età adulta, secondo Heather Milton, CSCS, fisiologa dell’esercizio presso lo Sports Performance Center della NYU Langone. E più forte è l’osso, più difficile è incorrere in una frattura, per questo molti pensano che saltare la corda aiuti anche a prevenire gli infortuni. E ancora, tiene allenati cuore e polmoni e aiuta a definire i muscoli non solo delle gambe, ma anche della parte suepriore del corpo. Infine, aiuta a bruciare calorie in eccesso, con un compendio di energie intorno a 667/990 all’ora.
La ricerca americana: chi salta la corda si sente meglio
A confermare i benefici di questa attività arriva una ricerca americana pubblicata sul Journal of Sports Science and Medicine. L’indagine è stata condotta su ventiquattro atleti preadolescenti divisi in due gruppi: il primo ha seguito un allenamento comprensivo del salto alla corda, l’altro no. Alla resa dei conti, il primo gruppo ha mostrato delle abilità migliori nella coordinazione e nell’equilibrio.
Saltare con la corda, infatti, non impegna solo i muscoli degli arti inferiori “ma richiede un lavoro anche sul tronco, sui muscoli di braccia, schiena e addome per mantenere la posizione e tenere stabile la corda”. Insomma, è un esercizio completo e coordinativo, utile per “migliorare la propriocezione, la coordinazione e l’equilibrio”.
Saltare la corda dopo un infortunio?
Sei un runner, hai subito un infortunio al ginocchio o alla caviglia e ora desideri rimetterti in pista. Secondo gli specialisti dell’American Academy of Orthopaedic Surgeon il salto con la corda potrebbe essere l’esercizio più indicato per chi, dopo avere recuperato da un trauma agli arti inferiori, vuole riprendere a fare attività fisica. Il motivo? Questo tipo di allenamento incide positivamente non solo sulla muscolatura. Proprio per l’impatto sul suolo, il salto della corda porta vantaggi anche alle ossa, contribuendo a migliorarne la densità minerale: “Come tutti gli esercizi di carico, il salto alla corda può stimolare la formazione del tessuto osseo. Tuttavia è un esercizio che non mette sotto stress il ginocchio perché non c’è rotazione. L’articolazione è impegnata solo con un carico longitudinale”.
Tuttavia è sempre necessario fare attenzione e rivolgersi ad uno specialista che vi segua nella ripresa. I dolori non vanno mai sottovalutati e l’attività fisica fai da te deve essere supportata da un check up periodico. Se si avverte fastidio è meglio evitare e dedicarsi a forme di attività fisica meno impattanti sull’articolazione, come il nuoto, il ciclismo o la ginnastica dolce.
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