L’intervista di Qui Salute Magazine a Giorgia Venturini
Lei li ricorda bene quegli abitini curati in ogni dettaglio, che facevano parte del campionario del suo papà, rappresentante di abbigliamento per bambini. E proprio qui si è accesa la passione per la moda che ha portato Giorgia Venturini, oggi, ad essere un volto noto dello spettacolo, nonché la fondatrice della Fondazione Sole, uno spazio di supporto dedicato alle mamme nel periodo pre e post parto.
Giorgia, lei vanta un background che spazia tra televisione, giornalismo e moda. Ed è anche mamma! Come è arrivata fin qui?
La mia passione per la moda nasce ben prima dell’adolescenza. Ricordo questi campionari infiniti, mi piaceva provare gli abiti e osservarmi allo specchio… Guardavo Cindy Crawford, Claudia Schiffer e le grandi top model e provavo ad imitare quella falcata ipnotica. Ho partecipato a Miss San Marino e lì si sono aperte le porte della moda. Ho calcato alcune passerelle importanti, come Levi’s, Gianfranco Ferré, Tom Ford. Ma l’aria di casa mi mancava, così sono tornata e mi sono dedicata agli studi in Medicina e Chirurgia diventando Igienista dentale. Ho lavorato in quel settore per oltre sette anni, ma la mia ambizione mi ha portata ad impegnarmi altrove, diventando giornalista ed entrando nel mondo dello spettacolo. Oggi conduco X-Style sulle reti Mediaset e mi considero molto fortunata, amo moltissimo il mio lavoro”.
E le sue passioni?
Adoro tutto ciò che è architettura e interior design. Ogni casa dove ho vissuto è stata arredata totalmente da me. Sono molto legata alla famiglia, trascorrere del tempo con mia figlia e la mia famiglia è la cosa che amo di più.
Ha dato vita ad una Fondazione benefica. Cosa l’ha spinta a sposare questa causa?
L’esperienza personale. Quando ho scoperto dell’arrivo di Sole Tea, avevo da poco subito una perdita importante e dopo la nascita della bambina, pur avendo degli aiuti intorno a me, mi sono resa conto che in un periodo delicato come il post parto è facile sentirsi soli e sopraffatti. A questo si è aggiunta la notizia della neonata morta all’Ospedale Pertini di Roma, mentre la giovane mamma che la stava allattando si è addormentata per la stanchezza. A quel punto mi sono detta che andava fatto qualcosa, così insieme alla puericultrice che mi ha seguita nel post parto ho creato la Fondazione Sole. Qui puntiamo molto sull’importanza di informare le mamme, perché questo può aiutare a superare le difficoltà che esistono nel gestire un bimbo.
In questo ambito, quanto è importante la condivisione delle esperienze?
È tutto. La condivisione aiuta a superare le paure. Lo scambio di informazioni, per me, è tutto. Quella conoscenza in più che guadagni oggi grazie al confronto, può aiutare nella gestione del domani.
C’è stata una storia particolarmente toccante che ha vissuto grazie a questo impegno? Ogni storia ha la sua peculiarità. Ricordo in particolare una ragazza molto giovane, del Bangladesh, completamente sola, che non conosceva una parola di italiano o inglese. Il primo ostacolo è stato proprio comunicare! Era una storia drammatica, che la nostra Fondazione non poteva ignorare. Capita di non riuscire ad aiutare tutti, è necessario fare una scelta, ma a quella ragazza serviva tutto l’aiuto possibile, così l’abbiamo seguita per diverso tempo. Vedere venire meno la paura nei suoi occhi mi ha molto commossa”.
Pensa che i personaggi pubblici abbiano una responsabilità nel sensibilizzare su tematiche sociali, anche attraverso i social?
I personaggi pubblici hanno una responsabilità importante. Il messaggio che ognuno sceglie di passare deve essere chiaro, lineare, trasparente perché un messaggio sbagliato può disturbare profondamente, può creare tanti danni. Ma, purtroppo, ancora troppo spesso c’è un uso improprio del social network.


