Nei giorni scorsi, presso l’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato eseguito per la prima volta in Italia un trapianto di un blocco multiorgano cuore-fegato. La paziente, una donna di 38 anni proveniente da Roma, è stata la destinataria di questo straordinario intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra diverse equipe mediche e il sistema nazionale dei trapianti.
La paziente e la sua condizione
La donna, affetta da una grave cardiopatia congenita, aveva subito numerosi interventi al cuore in passato. Il peggioramento della sua malattia cardiaca, monitorata dal cardiologo pediatrico dottor Giuseppe Annoni dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, aveva portato anche a un grave danno epatico, diagnosticato e trattato dall’epatologa dottoressa Silvia Martini dell’Ospedale Molinette. Data la gravità del suo quadro clinico, la paziente è stata inserita nella lista nazionale dei trapianti urgenti, gestita dal Centro Nazionale Trapianti sotto la direzione del dottor Giuseppe Feltrin, in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti del Piemonte diretto dal dottor Federico Genzano. Grazie a questa rete di coordinamento, è stato rapidamente trovato un donatore compatibile per entrambi gli organi.
L’innovazione dell’intervento: un blocco cuore-fegato
L’intervento eseguito all’Ospedale Molinette è stato reso eccezionale dalla sua complessità e dall’approccio innovativo. Invece di trapiantare cuore e fegato separatamente, l’equipe multidisciplinare ha optato per il trapianto di un blocco cuore-fegato, mantenendo la normale connessione tra i due organi. Questo metodo riduce i tempi di ischemia, favorendo un rapido recupero della funzionalità degli organi subito dopo l’intervento. La sincronizzazione tra i diversi specialisti coinvolti è stata fondamentale per il successo dell’operazione, paragonata a una “miracolosa maratona”.
Il delicato processo del prelievo e trapianto
Mentre l’équipe prelievo cuore e quella per il prelievo del fegato lavoravano in parallelo nella sede del donatore in Lombardia, a Torino un’altra doppia équipe, composta da cardiochirurghi ed epatochirurghi, preparava la paziente a ricevere il blocco cuore-fegato.
Il professor Mauro Rinaldi, Direttore di Cardiochirurgia dell’Ospedale Molinette, insieme al dottor Carlo Pace Napoleone, Direttore di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, al professor Massimo Boffini e alla dottoressa Erika Simonato, ha rimosso il cuore malato della paziente. Contemporaneamente, il professor Renato Romagnoli, Direttore del Dipartimento Trapianti e Chirurgia Trapianto Fegato dell’Ospedale Molinette, supportato dal dottor Paolo Strignano, ha eseguito la rimozione del fegato. L’operazione è stata supportata da un team anestesiologico di grande esperienza, composto dal dottor Alberto Orsello, dalla dottoressa Francesca Momigliano e dal dottor Angelo Panio, sotto la supervisione del professor Luca Brazzi e del dottor Roberto Balagna.
Il successo del trapianto cuore-fegato
Una volta che la paziente è stata stabilizzata tramite circolazione extracorporea, il blocco cuore-fegato, prelevato dal dottor Giacomo Maraschioni e dal dottor Damiano Patrono, è stato portato in sala operatoria e trapiantato con successo. I cardiochirurghi e gli epatochirurghi hanno collegato contemporaneamente i vasi sanguigni, e, una volta ripristinata la circolazione nel blocco multiorgano, sia il cuore sia il fegato hanno ripreso immediatamente a funzionare. L’intervento, durato oltre dodici ore, si è concluso con un esito positivo. Attualmente la paziente è sveglia, respira autonomamente ed è ricoverata presso la Terapia Intensiva della Cardiochirurgia, sotto la supervisione della dottoressa Anna Trompeo, per ulteriori cure. È prevista a breve la sua degenza in reparto.
Il ruolo cruciale dei donatori di sangue
Per la riuscita di questo intervento, un elemento fondamentale è stato l’utilizzo di numerose unità di sangue, fornite dai donatori della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute di Torino, diretta dal dottor Marco Lorenzi. Questo contributo ha permesso di sostenere la paziente durante le lunghe ore di chirurgia e di garantire una corretta gestione del sanguinamento intraoperatorio.
L’importanza della collaborazione multidisciplinare
L’intervento è stato presentato in anteprima durante le 36me Giornate Cardiologiche Torinesi, evento di rilievo internazionale. Il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino, ha commentato con orgoglio: “Questo trapianto innovativo conferma l’eccellenza a livello internazionale della nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria. La consolidata collaborazione e coordinazione dei vari programmi di trapianto di organo attivi in Azienda, già abituati ad eseguire trapianti combinati in sequenza, ha permesso di raggiungere questo nuovo ed importante traguardo per una cura sempre più efficace di pazienti gravemente malati. Tutto ciò, sempre grazie alla donazione degli organi e del sangue, necessari per eseguire questi straordinari interventi”.