domenica, Maggio 18, 2025
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Intelligenza artificiale: possibili rischi per la sicurezza informatica – Rischi del web: conoscerli per difendersi (ep.7)

L’intelligenza artificiale è entrata prepotentemente nella nostra società e promette di ampliare sempre più il proprio raggio d’azione. Auspicando sempre che venga utilizzata in modo etico e rispettoso dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone, tra i diversi vantaggi, però, non si possono nascondere alcuni rischi per la sicurezza informatica. O, meglio, non si può negare che sia diventata in fretta uno strumento anche per le cybergang – di cui abbiamo parlato nella puntata 3 – al fine di rendere sempre più precisi, affinati e quindi credibili i loro tentativi di manipolazione delle vittime dei loro attacchi.

Un pericolo molto serio è rappresentato dai cosiddetti “deepfake”, ossia foto, tracce audio o filmati falsi, in quanto la voce e le immagini delle persone, partendo da quelle reali, sono alterate o interamente ricreate con i software di intelligenza artificiale. Il risultato è estremamente realistico e, per questo, fortemente ingannevole. Non è difficile trovare su internet – specie sui social network – video popolari di personaggi famosi che dicono qualcosa che ben difficilmente potrebbero mai dire nella realtà. Il contesto, dunque, è il primo aspetto da considerare per valutare l’attendibilità di un file audio o di un video. In quest’ultimo caso, poi, le imprecisioni, in genere, sono visibili ad un occhio attento, soprattutto per una corrispondenza non perfetta tra le parole pronunciate e il movimento delle labbra.

Tuttavia, gli algoritmi di intelligenza artificiale, adesso presenti anche in semplici app per smartphone e quindi potenzialmente molto diffusi, sono destinati all’apprendimento e al miglioramento continuo. Perciò, le alterazioni in un prossimo futuro risulteranno sempre meno riconoscibili ma molto più realistiche. Lo stesso principio vale per gli attacchi di phishing, in cui già oggi l’intelligenza artificiale permette ai criminali informatici di scrivere testi in diverse lingue molto più precisi e capaci di replicare lo stile di scrittura del mittente che si vuole sostituire. La clonazione delle voci, poi, consente di imitare chiunque sulla base di pochi secondi di registrazione. In questo modo, possono nascere truffe telefoniche in cui viene sfruttata anche la voce dei nostri cari per indurci a credere che una situazione artefatta sia in realtà autentica.

Di fronte a questi ed altri rischi, risulta quindi fondamentale sviluppare uno sguardo attento e critico, mantenendo un approccio emotivamente ben saldo sul principio di non agire d’impulso, che ci deve portare a riflettere sempre un attimo in più prima di mettere in atto operazioni che possano avere conseguenze negative.

Alla prossima puntata, per saperne di più su alcune forme di violenza da prevenire, come il cyberbullismo e il revenge porn!

Articolo a cura di Samantha Cosentino e Davide Sardi

Gli autori possono anche essere seguiti sul canale WhatsApp “TG Cyber”, che fornisce, con un linguaggio semplice e alla portata di tutti, notizie, consigli e brevi spunti in tema di cybersecurity, protezione dei dati e utilizzo consapevole degli strumenti digitali.

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