mercoledì, Marzo 19, 2025
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Vaccino per l’Herpes Zoster o fuoco di Sant’Antonio

La malattia

L’Herpes Zoster, comunemente chiamato fuoco di Sant’Antonio, è un’infezione causata dal virus Varicella-Zoster (VZV) che colpisce i nervi e provoca la varicella.
Tale virus però non scompare, rimane latente nei gangli sensitivi craniali e del midollo spinale. Quando si riattiva, spesso a distanza di decenni, raggiunge la cute attraverso i nervi, causando dolore ed eruzione cutanea.

Sintomatologia

Inizialmente chi è colpito da Herpes Zoster avverte sintomi generici quali mal di testa, stanchezza, malessere. L’eruzione cutanea si presenta solo in seguito, con prurito e dolore. Compare quindi una striscia di vescicole piene di liquido, soprattutto in un lato del corpo, solitamente all’altezza del torace o dell’addome, talvolta anche intorno a un occhio o sul viso.
Le vescicole in genere persistono per una settimana, poi si formano le croste che spariscono in una ventina di giorni.

fuoco di sant antonio 1

Categorie a rischio

Le categorie maggiormente a rischio sono gli anziani – a causa del declino fisiologico delle difese immunitarie – e gli immunodepressi, ossia i soggetti che soffrono di patologie croniche, quali ad es. diabete, malattie cardiovascolari, tumori, HIV, ecc. Anche lo stress favorisce la comparsa della malattia.

Complicanze

Tra gli effetti invalidanti del fuoco di Sant’Antonio ci sono:

  • nevralgia post erpetica. È la complicanza più comune; a livello del nervo coinvolto si sviluppa un dolore cronico molto intenso, che può durare anche per anni
  • sindrome di Ramsay Hunt: tale infezione coinvolge il nervo facciale, causando paralisi facciale e perdita dell’udito
  • infezioni oculari e, nei casi più gravi, cecità
  • infezione batterica delle vescicole
  • cicatrici permanenti
  • infezione di polmoni, fegato, meningi, encefalo

La cura

La cura solitamente prevede l’assunzione di farmaci antivirali e l’applicazione di un gel a base di cloruro d’alluminio sulle vescicole.

Il vaccino

Il vaccino ha il duplice effetto di ridurre il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster e soprattutto di proteggere dalla nevralgia post erpetica.

Ne esistono due tipi:

– un vaccino vivo attenuato contenente dosi molto alte di virus della varicella
– un nuovo vaccino, disponibile dal 2021 anche in Italia.

Il nuovo vaccino, Shingrix, approvato nel 2017 dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2017 e l’anno successivo dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), è un vaccino ricombinante adiuvato.
Essendo realizzato combinando la glicoproteina G (gE), che si trova sulla superficie del virus, con sostanze che stimolano la risposta immunitaria, permette all’organismo di produrre più rapidamente gli anticorpi specifici, contrastando così sia lo sviluppo di Herpes Zoster che delle sue complicanze.
Si somministra in due dosi, sotto forma di iniezioni intramuscolari, a due mesi di distanza l’una dall’altra e il suo effetto protettivo si mantiene per anni.

Efficacia del vaccino Shingrix

Diversi studi hanno testato l’efficacia del vaccino Shingrix: 91% per la prevenzione del fuoco di sant’Antonio e 89% della nevralgia post erpetica sugli over 70, percentuali che salgono ancora sugli over 50 (rispettivamente 97% e 100%).
Il vaccino Shingrix si è dimostrato molto efficace anche sui soggetti maggiorenni più a rischio, ad es. i pazienti affetti da tumori del sangue.

Effetti collaterali

Il vaccino Shingrix può talvolta causare effetti indesiderati di poco conto, soprattutto nelle persone al di sotto dei 70 anni.

I più comuni sono:

  • indolenzimento e rossore nella zona dell’iniezione
  • fatica
  • dolore muscolare
  • febbre
  • mal di testa.

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