venerdì, Marzo 21, 2025
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Dott. Zamboni, mappatura dei nei: “La nostra pelle racconta una storia, servono gli strumenti giusti per leggerla”

Dalla visita dermatologica alla mappatura dei nei. Insieme al Dott. Riziero Zamboni, Dermatologo specializzato in chirurgia dermatologica e nel trattamento dei tumori della pelle, abbiamo già avuto modo di sottolineare quanto sia importante la diagnosi precoce per combattere il tumore della pelle, come anche tutte le altre neoplasie. “La particolarità in questo caso è che la diagnosi precoce è più semplice rispetto ad altre situazioni. Per diagnosticare un melanoma – il tumore della pelle più frequente – basta osservare la pelle. Non è necessario alcun esame invasivo”. 

 

Come la visita con mappatura dei nei…

Esattamente. La visita dermatologica periodica accompagnata dalla mappatura dei nevi è il primo step fondamentale per la diagnosi precoce e la prevenzione. Nonché per intraprendere un percorso di cura efficace. Il tumore della pelle, se preso in tempo, quando è ancora in situ, guarisce nella maggioranza dei casi. Per questo è importante battere sul tempo la formazione della neoplasia. La mappatura dei nei serve proprio a questo, ad osservare i nei individuando eventuali nevi a rischio. 

 

Oggi la mappatura è più sofisticata grazie all’intelligenza artificiale

La mappatura tradizionale avviene con l’ausilio del dermatoscopio manuale. Ma la tecnologia in campo medicale ha fatto passi da gigante e oggi ci fornisce un macchinario d’avanguardia e di grande precisione per la diagnosi dei tumori della pelle. Parliamo del videodermatoscopio total body dotato di AI. 

 

Perché “total body”?

Perchè questo macchinario controlla ogni centimetro della pelle, non solamente i nei. E disegna nel tempo una mappa della superficie cutanea che permette al medico di verificare tutti gli eventuali cambiamenti che avvengono nel tempo. Tra un controllo e l’altro, infatti, sarà possibile comparare la situazione di partenza con quella attuale. 

 

La mappatura con AI è più efficace?

Sì. È il metodo di diagnosi precoce attualmente più efficace. È in grado di mostrare ogni minima alterazione cutanea e cambiamento temporale. È fondamentale per individuare i primi segni di un cambiamento.

 

I soggetti più esposti al rischio di melanoma?

Vi sono diverse tipologie di pazienti a rischio. Dipende sostanzialmente dalla familiarità, dal fototipo, dall’esposizione solare… E ancora, dal calo delle difese immunitarie. I controlli sono particolarmente indicati anche in persone immunodepresse o che presentano altre forme tumorali.

 

Quanto incidono le scottature estive?

Molti sottovalutano le ustioni solari senza sapere che le scottature possono dare il via alla formazione di un melanoma anche ad anni di distanza. Insomma, ci si ustiona, si ha fastidio per qualche giorno e poi la pelle torna normale ma solo apparentemente. La nostra pelle ha una memoria riguardo ai danni da sole. Ancor di più nei bambini e nei ragazzi. I primi controlli, tranne casi particolari, sono indicati sin dall’età adolescenziale.

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