Il Bonus Salute 2024 ha l’obiettivo di fornire agevolazioni in ambito sanitario a diverse categorie di cittadini, al fine di tutelare il benessere fisico e psicologico. Questo incentivo si rivela cruciale per garantire l’accesso alle cure mediche e per alleviare le spese sostenute dai cittadini.
Tra i principali benefici del Bonus c’è sicuramente la possibilità di detrarre le spese sanitarie personali e per i familiari a carico dalle tasse. Tuttavia, il Bonus non si limita alle sole spese detraibili, ma comprende anche altre misure volte al benessere complessivo del cittadino.
È quindi importante comprendere quali importi possono essere risparmiati e quali sono i requisiti necessari per poter beneficiare di tali misure.
Detrazioni mediche, le novità
Uno dei pilastri fondamentali del Bonus Salute in Italia sono sicuramente le detrazioni delle spese sanitarie. Questo beneficio consente ai contribuenti di detrarre dal proprio reddito imponibile il 19% delle spese sostenute per la propria persona e per i familiari a carico. Le spese detraibili includono l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, nonché le spese sostenute per visite specialistiche ed esami di laboratorio.
Il periodo della pandemia, inoltre, ci lascia come novità nelle detrazioni al 19% i:
- tamponi per il Covid eseguiti in laboratori pubblici e privati o in farmacia (in questo ultimo caso la detrazione spetta anche se la spesa è pagata in contanti);
- mascherine chirurgiche Ffp2 e fp3 a patto che rientrino nei dispositivi medici individuati nella lista del Ministero della Salute;
- tamponi rapidi autodiagnostici: in questo caso se il documento di spesa non riporta il codice AD per aver diritto alla detrazione bisognerà conservare la documentazione in cui risulti la marcatura CE del dispositivo.
Altre spese mediche detraibili
Le detrazioni al 19%, in ogni caso, oltre ai medicinali, le visite, i dispositivi medici e gli esami di laboratorio, comprendono anche:
- apparecchi di protesi dentaria;
- apparecchi di protesi oculistica;
- apparecchi di protesi fonetica;
- arti artificiali;
- apparecchi di ortopedia , comprese le scarpe ortopediche;
- apparecchi per le fratture come garze, gesso, busti, stecche, stampelle, bastoni e carrozzine.
Bonus psicologo
La Legge di Bilancio del 2022 ha rifinanziato il Bonus Psicologo per gli anni 2023 e 2024, aumentando gli importi da 600 a 1.500 euro per questo biennio. I requisiti e le modalità di richiesta rimangono invariati, e il bonus è disponibile per tutti i cittadini italiani senza limiti di età che abbiano una prescrizione medica che attesti il disagio psicologico. Tuttavia, per poter usufruire del bonus, è necessario avere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 50.000 euro.
Il bonus consiste in un contributo fino a 1.500 euro per coprire le spese delle sessioni di psicoterapia presso specialisti privati che partecipano all’iniziativa.
Agevolazioni per i disabili nel bonus salute
È importante tenere in considerazione le agevolazioni destinate alle persone con disabilità quando si discute dei bonus legati alla salute. Oltre alle detrazioni previste per tutti i cittadini, i disabili possono beneficiare di ulteriori sconti sull’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). Queste agevolazioni riguardano diversi aspetti della vita quotidiana, compresi veicoli, carburante e bonus sociali.
Per le persone con disabilità grave, è prevista anche una detrazione per l’assistenza personale, che rappresenta un supporto fondamentale per garantire il benessere e la qualità della vita di queste persone.
Esenzione ticket sanitario
L’esenzione dal pagamento del ticket rappresenta uno dei benefici più utilizzati dai cittadini che si trovano in una situazione economica svantaggiata. Questa esenzione può essere ottenuta in base a diversi criteri, tra cui il reddito, l’età, la condizione sociale e la presenza di determinate patologie. Inoltre, è prevista l’esenzione per le persone con invalidità civile e in circostanze specifiche come la gravidanza, la diagnosi precoce di tumori e l’accertamento dell’HIV.
Esenzione ticket pronto soccorso
Se si accede al Pronto Soccorso senza che vi sia una reale emergenza, può essere richiesto il pagamento di un ticket, il cui importo varia in base alla Regione di residenza. Di solito, il pagamento del ticket al Pronto Soccorso viene richiesto quando il paziente viene dimesso con una diagnosi di codice bianco, indicando che la sua condizione non è considerata urgente o grave. Tuttavia, le modalità e i criteri per l’applicazione di questo ticket possono differire da una regione all’altra.
Ci sono, però, delle categorie di popolazione che sono esenti dal pagamento del ticket Pronto soccorso anche se diagnosticate che codice bianco e sono:
- chi si rivolge al Pronto soccorso su richiesta del medico, del pediatra o della Guardia medica;
- chi ha un’età inferiore a 14 anni;
- chi è esente dal pagamento del ticket per patologia, per reddito o per altra condizione prevista a livello nazionale;
- chi viene ricoverato in reparto;
- chi viene posto in osservazione breve intensiva.
Bonus latte in polvere
Quando una neo mamma non può allattare al seno a causa di determinate patologie, può ricorrere al bonus per il latte artificiale. Questo bonus viene concesso sia per patologie permanenti che temporanee, ma in entrambi i casi è necessaria la certificazione medica.
- dal pediatra;
- dal neonatologo;
- dal medico di base;
- dallo specialista della relativa patologia.
L’importo del bonus per il latte artificiale è di 400 euro all’anno, tuttavia, questo importo può variare in base al numero di richieste pervenute alla Regione di appartenenza della neo mamma. È importante notare che il contributo è riconosciuto solo alle donne con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 30.000 euro.
Visite intramoenia gratis
Un’agevolazione poco conosciuta, ma che può essere essenziale per ottenere una visita specialistica in tempi brevi e in modalità gratuita, sono le visite in intramoenia. Spesso, quando non si riesce a ottenere un appuntamento nella sanità pubblica in tempi rapidi, il ricorso alle strutture private può essere l’unica soluzione, ma comporta spese aggiuntive.
Le visite in intramoenia offrono un’alternativa: si tratta di visite in regime privato eseguite dallo specialista all’interno dell’ospedale. In questo modo, è possibile saltare le liste di attesa senza dover pagare oltre al ticket. Le spese saranno sostenute dal Sistema Sanitario Nazionale. Questo può rappresentare una soluzione preziosa per chi necessita di cure urgenti ma non può permettersi le spese aggiuntive delle strutture private.
Diagnostica preventiva gratuita
In diverse Regioni italiane, è prevista la diagnostica preventiva gratuita, nota anche come screening oncologici. Questi screening consistono in esami che mirano a individuare in modo precoce l’insorgenza di tumori, consentendo interventi tempestivi e migliorando le possibilità di guarigione e sopravvivenza dei pazienti.
In Italia sono attivi screening gratuiti per tre tipologie di tumore e nello specifico per:
- cervice uterina, tramite pap test;
- mammella, tramite mammografia;
- colon retto, tramite analisi per la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Bonus celiaci
Attualmente, i pazienti affetti da celiachia non dispongono di una terapia specifica per la loro condizione, ma devono seguire una dieta rigorosamente priva di glutine. Tuttavia, i prodotti senza glutine sono noti per il loro costo elevato. Per questo motivo, lo Stato offre dei buoni spesa ai celiaci, i cui importi variano in base alle necessità individuali, all’età e al genere del paziente.