lunedì, Marzo 17, 2025
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Allenarsi mentre si lavora aumenta le performance: lo studio

Camminare su un tapis roulant, pedalare su una cyclette o in generale allenarsi mentre si gestiscono email e conference call è l’approccio della “postazione di lavoro attiva”. E’ questa modalità di allenamento che è stato esaminato negli Stati Uniti dalla Mayo Clinic in quattro diverse varianti. Gli esperti concordano sui risultati: oltre a promuovere la salute generale, l’attività fisica durante l’orario di lavoro migliora anche le performance lavorative e le capacità cognitive. Lo studio, pubblicato sul ‘Journal of American Heart Association‘, si concentra su come ridurre il tempo trascorso inattivi e migliorare le funzioni mentali durante l’orario lavorativo, senza compromettere l’efficienza lavorativa. Gli autori sottolineano che il prolungato periodo di inattività, sia in ufficio che a casa, aumenta il rischio di malattie croniche prevenibili.

“I nostri risultati suggeriscono che è possibile ‘mixare’ il movimento con il lavoro d’ufficio che prima veniva svolto durante lunghi periodi seduti”, afferma Francisco Lopez-Jimenez, specialista di cardiologia preventiva alla Mayo Clinic e autore senior dello studio. Come riuscirci? Modificando la propria scrivania ‘a misura di fitness’. “Le postazioni attive possono offrire un modo per migliorare potenzialmente le prestazioni cognitive e la salute generale, semplicemente muovendosi sul posto di lavoro”, evidenzia Lopez-Jimenez. Il trial clinico randomizzato ha coinvolto un campione di 44 partecipanti presso il Dan Abraham Healthy Living Center della Mayo Clinic. Durante il periodo di studio, sono state testate le 4 varianti di ufficio “fit” per un totale di 4 giorni consecutivi.

Il test

Le impostazioni prevedevano una giornata iniziale con una postazione stazionaria o seduta, seguita da tre modalità attive (una ‘scrivania’ adattata per lavorare in piedi, equipaggiata con un tappetino per camminare o uno stepper) disposte in modo casuale nei giorni successivi. I ricercatori hanno valutato la funzione neurocognitiva dei partecipanti basandosi su 11 criteri che includevano ragionamento, memoria a breve termine e concentrazione. Inoltre, sono stati esaminati le capacità motorie fini attraverso test online di velocità di battitura e altri esami.

I risultati hanno indicato che l’utilizzo delle postazioni di lavoro attive ha comportato un miglioramento o almeno il mantenimento delle funzioni cerebrali dei partecipanti, mentre la velocità di battitura ha subito solo una leggera diminuzione. Tuttavia, la precisione della digitazione non è stata influenzata. Lo studio ha evidenziato punteggi migliori nei test di ragionamento quando i partecipanti lavoravano stando in piedi, facendo lo stepper o camminando rispetto alla posizione seduta.

“La sedentarietà – conclude Lopez-Jimenez – è come il fumo quando si tratta di salute cardiovascolare, e gli impiegati possono trascorrere gran parte della loro giornata lavorativa di 8 ore seduti davanti allo schermo del computer e alla tastiera. Questi risultati indicano che ci sono più modi per svolgere questo lavoro rimanendo produttivi e mentalmente acuti. Faremmo bene a considerare una postazione di lavoro attiva nella prescrizione per la prevenzione e il trattamento di condizioni come l’obesità, le malattie cardiovascolari e il diabete”.

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