mercoledì, Aprile 30, 2025
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Anche la sigaretta elettronica usa e getta può avere conseguenze negative sulla salute

I dubbi sulla sigaretta elettronica monouso

Negli ultimi anni si è assistito a un aumento esponenziale del numero di persone che decidono di abbandonare le vecchie sigarette a favore di quelle elettroniche profumate e usa e getta, in aggiunta o in alternativa. Purtroppo gli studi dimostrano che anche questa scelta  può portare a conseguenze negative perchè questi dispositivi nascondono diverse insidie per la salute, dalla dipendenza, ad una semplice carie.

Le sigarette usa e getta profumate non sono prive di rischi. Occorre sapere che i liquidi presenti al loro interno contengono sali di nicotina, sostanze che vengono sottoposte ad altri tipi di trattamenti chimici rispetto alla nicotina di base che solitamente viene utilizzata nelle sigarette elettroniche. Questi sali si associano a un rischio elevato di dipendenza: secondo un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, fino a quattro volte in più. Infatti, vengono assorbiti molto più velocemente rispetto alla nicotina contenuta nelle sigarette tradizionali e raggiungono rapidamente il sistema nervoso centrale. Il risultato è che chi le usa non riesce a smettere e dunque assume molta nicotina in poco tempo.

I provvedimenti in Europa e in Italia

L’Italia si schiera attivamente nella battaglia antifumo. Il ministro Orazio Schillaci ha annunciato a gennaio in audizione alla Camera divieti entro novembre per le e-cigarette. La bozza prevede che non si potrà più fumarle nei locali all’aperto, quindi stop al fumo ai tavolini posti all’esterno di bar e ristoranti ma anche alle fermate all’aperto di metro e bus.

La Francia ha annunciato invece che vieterà integralmente la vendita delle e-cig monouso entro la fine dell’anno. Infatti secondo gli esperti del ministero della Salute francese, le cosiddette puff, possono sviluppare dipendenza verso il tabacco molto più delle sigarette elettroniche, considerate invece uno strumento utile per smettere di fumare, spingono il consumatore a un utilizzo più compulsivo rispetto a una sigaretta elettronica che richiede maggiore cura e dedizione. “Sono assolutamente favorevole a un divieto, perchè inducono i giovani a utilizzare il tabacco e la loro non riutilizzabilità è un’assurdità ecologica” ha specificato François Braun, ministro della Salute francese. La misura rientra all’interno di un piano più ampio di lotta al fumo: secondo la prima ministra transalpina, Elisabeth Borne, infatti, è fondamentale contrastare la diffusione del fumo perché provoca cattive abitudini tra i giovani e oltre 75mila morti nel Paese.

Completamente diverso il pensiero della Germania invece, dove non esiste attualmente una legge antifumo efficace e manca una disciplina unitaria. Soltanto in alcuni luoghi è vietato fumare ma questo è a discrezione della zona del Paese in cui ti trovi. Il risultato è che la Germania è una delle nazioni più colpite dalla piaga del tabagismo con oltre 127.000 decessi l’anno.

 

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