Per commemorare l’adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica – avvenuta 30 anni fa esatti, il 22 maggio 1992 – le Nazioni Unite hanno proclamato tale giornata come la Giornata internazionale per la biodiversità.
Tale ricorrenza è stata istituita allo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità.
I dati dell’ISPRA
L’attuale sistema alimentare mondiale è sempre più danneggiato. Miliardi di persone non hanno accesso a un’alimentazione corretta, e circa un terzo di ciò che viene prodotto per il consumo umano diretto diventa rifiuto. Se si considera l’intero sistema alimentare, lo spreco è di circa il 50% delle calorie prodotte. Allo stesso modo, le modalità in cui coltiviamo, trasformiamo, trasportiamo, consumiamo e sprechiamo cibo sono le principali cause dell’attuale allarmante perdita di biodiversità, contribuendo anche al cambiamento climatico.
Non è troppo tardi per fare qualcosa. Fermare le pratiche dannose per l’ambiente, diversificando i nostri sistemi alimentari e promuovendo modelli di produzione e consumo più sostenibili, migliorando le diete e la salute riproduttiva, è ancora possibile. Ma solo agendo ora possiamo migliorare la salute globale, aumentare la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici.
Come fare?
Esistono diverse pratiche quotidiane che ognuno di noi può fare per conservare e utilizzare in modo sostenibile la biodiversità. Tra queste, ricordiamo:
- Ridurre il consumo di carne.
- Mangiare alimenti di stagione.
- Acquistare cibi locali.
- Ridurre lo spreco di cibo.
- Compostare gli avanzi di cibo.
- Limitare gli imballaggi alimentari, utilizzando sacchetti o contenitori di vetro riutilizzabili.
- Evitare plastiche monouso (che, per altro, da gennaio 2022 in Italia sono state messe al bando).
- Promuovere la biodiversità locale e indigena (razze e varietà) per cibo e nutrizione.
Dal 2022 plastica monouso vietata in Italia: vince la salute