Dove si vive meglio? Come ogni anno il Sole 24 Ore ha stilato la lista delle province italiane in cui la vita è più appagante. Secondo la 33esima edizione al primo posto c’è Bologna subito seguita da Bolzano e Firenze. L’edizione di quest’anno dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock vissuti nel 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione. Tra le città metropolitane, Milano, che nel 2021 era in seconda posizione, resta nella top 10 ma scende all’ottavo posto, mentre Roma scivola al 31°, Torino al 40°. Cagliari sale al 18esimo posto, Genova scende di una e si piazza al 27°. Sul fondo Napoli e Palermo, mentre chiudono la graduatoria Caltanissetta, Isernia e Crotone.
Il Trentino-Alto Adige resta saldo sul podio con Bolzano
Le provincie del Trentino-Alto Adige restano salde nella top 10, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto. Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°.
Gli indicatori quali sono?
- I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità:
- due indicatori sull’inflazione;
- un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici;
- l’’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022;
- nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).
Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine:
- valore aggiunto pro capite;
- prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile;
- giovani Neet;
- ore di Cig ordinaria;
- infortuni sul lavoro;
- indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione;
- indice di litigiosità nei tribunali;
- mortalità da incidenti stradali;
- numero di bar, ristoranti, librerie e palestre;
- agriturismi; indice di lettura;
- verde urbano;
- banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.