Non solo scarpette rosse sparse per la città. Ma anche fontane che si tingono di arancione. O fiocchi colorati applicati su giacche e t-shirt. Sono solo alcuni dei simboli che il 25 novembre di ogni anno ci ricordano le vittime di violenza nel mondo.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per l’edizione 2021 promuove il claim “Orange the World: End Violence against Women Now!” e l’arancione è il colore scelto per rappresentare un futuro più luminoso e libero dalla violenza contro donne e ragazze. Edifici iconici e punti di riferimento in tutto il mondo diventeranno arancioni per l’occasione, per ricordare la necessità di un domani migliore.
1522: il numero per chiedere aiuto
Sono diversi gli strumenti a disposizione delle vittime di violenza per chiedere aiuto alle autorità competenti.
1522 è il numero antiviolenza e antistalking nazionale. Si tratta di un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. È gratuito ed è attivo 24 ore su 24, per richieste di aiuto e sostegno da parte delle vittime di violenza e stalking. Il servizio è multilingue, disponibile non solo in italiano, ma anche in inglese, francese, spagnolo e arabo. Inoltre, è possibile ricorrere all’app 1522, disponibile su IOS e Android, o al relativo sito web per chattare in tempo reale con le operatrici.
Sul portale Di.Re. (Donne in Rete contro la violenza) è disponibile, invece, un elenco dei contatti dei centri antiviolenza sparsi per l’Italia, di città in città.
Signal For Help, il simbolo internazionale
Un gesto della mano, semplice e silenzioso, riconosciuto in tutto il mondo. È il segnale messo a punto in pieno lockdown, quando le violenze nei confronti delle donne sono aumentate, da Canadian Women’s Foundation, fondazione canadese femminista che lavora contro la violenza domestica e di genere. Consiste nell’aprire il palmo della mano e stendere il pollice verso l’interno, per poi chiudere le altre dita a pugno sopra di esso. Qui le istruzioni e una dimostrazione video.
Perché la necessità di introdurre un gesto simile? Signal for help, spiegano sulla pagina della Fondazione, è un semplice segno che può anche essere usato durante una videochiamata o, magari, mostrato al postino quando suona alla porta. Senza dire una parola. Insomma, può aiutare a chiedere silenziosamente aiuto.
I numeri dell’emergenza
Quasi una donna su tre ha subito abusi nella sua vita. In tempi di crisi, i numeri aumentano, come si è visto durante la pandemia di Covid 19 e le recenti crisi umanitarie. Un nuovo rapporto di UN Women, basato su dati provenienti da 13 paesi dopo l’emergenza sanitaria, mostra che due donne su tre hanno riferito di aver subito una qualche forma di violenza, anche psicologica, dalle minacce agli attacchi verbali. Solo una donna su dieci ha affermato che le vittime sarebbero andate alla polizia per chiedere aiuto.
Nel giorno della Giornata contro la violenza sulle donne ricordiamo una poesia di Alda Merini:
Siamo state amate e odiate,
adorate e rinnegate,
baciate e uccise,
solo perché donne.