Coldiretti fa sorridere le donne e il mondo del lavoro
Da un’analisi riportata da Coldiretti, in Italia quasi un’impresa su quattro è condotta da donne e oltre 1,3 milioni di aziende rosa stanno rivoluzionando in senso innovativo l’economia e il mondo del lavoro. La maggioranza delle imprese femminili (sono circa 340mila), si trovano nel commercio, ma la sorpresa arriva dalla seconda posizione in cui troviamo quelle del settore agricolo, circa 203mila, infine al terzo quelle che forniscono i servizi di alloggio e ristorazione. La particolarità della seconda posizione rivelata da Coldiretti, racconta come le donne abbiano un rinnovato fascino per il mondo dell’agricoltura, perché sono convinte che quest’ultimo sia diventato capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le loro.
Le donne in agricoltura sono laureate
Le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali. “La presenza femminile alla guida delle imprese è più alta in agricoltura rispetto agli altri settori con una spinta all’innovazione che non ha eguali con nuove attività che nelle aree rurali colmano spesso la carenza di servizi alla comunità“, ha affermato il Pres. Ettore Prandini. Le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro è laureata, continua nella nota Coldiretti, con maggiore frequenza con l’indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita.
Donne anche nel sociale
“In un settore spesso considerato prerogativa maschile, è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile sono le più innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali per poi, non solo vincerle, ma dimostrare soprattutto di possedere grandi capacita’ gestionali“, afferma Mariafrancesca Serra di Coldiretti. Molte donne si dedicano anche alle attività sociali: dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti iniziative per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze.